La carriera di Salvatore Aronica sarebbe stata sponsorizzata nientemeno che dalla ‘ndrangheta. E’ quel che emerge dalla puntata di Presadiretta in onda stasera, 13 gennaio 2013.

La rivelazione proviene dal pentito ‘ndranghetista Luigi Bonaventura, intervistato dal programma di Riccardo Iacona.

Bonaventura prima racconta dell’importanza per un clan di avere il controllo di una squadra di calcio (e fa gli esempi del Crotone e del Locri). Poi racconta che nella Serie A italiana ci sono giocatori che sono sponsorizzati, nella loro carriera, dalla ‘ndrangheta.

Viene mostrato, nel curriculum di Aronica, il trasferimento dal Bagheria alla Juventus, dove il calciatore ha giocato una sola partita.

Aronica dal Bagheria alla Juventus

A riprova delle sue parole, Bonaventura mostra due video di due ricorrenze della sua famiglia (il suo matrimonio e un altro lieto evento) cui partecipa Aronica.

Dopodiché, Bonaventura fa un altro nome.

Quello di Giuseppe Sculli.

Ora: è risaputo che il calciatore è nipote di Giuseppe Morabito, detto ‘U Tiradrittu.

Il servizio precisa che Presadiretta ha tentato di avere una loro versione dei fatti da Aronica e da Sculli, ma di non aver ricevuto risposta né dai loro legali né dagli uffici stampa.

Mettiamola così: le grandi rivelazioni sembrano un po’ ridimensionate, ora che le abbiamo sentite, e il metodo utilizzato per mostrarle, sinceramente, convince poco, anche perché, a parte i due video e le parentele di Sculli non c’è altro. Non si vuole, qui, contestare le parole del pentito o metterne in dubbio la veridicità, ma sostenere, piuttosto, che un’inchiesta giornalistica deve limitarsi ad esporre i fatti e, se propone rivelazioni che provengono da dichiarazioni di chicchessia, o le verifica e le dimostra o le propone con molti condizionali. Non è stato fatto, anzi: in giornata, su Twitter, l’annuncio era davvero perentorio, come raccontavamo.

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ultimo aggiornamento: 13-01-2013