29 Ottobre 2013 – Il Chelsea di José Mourinho ha espugnato l’Emirates Stadium. Il portoghese si è tolto l’ennesima soddisfazione contro uno dei suoi nemici di sempre, il francese Arsene Wenger. I due si detestano e non hanno mai fatto nulla per nasconderlo in questi anni punzecchiandosi spesso a distanza, salvo poi recuperare un certo aplomb in campo salutandosi cordialmente come prevede il ‘cerimoniale’ inglese prima e dopo ogni partita. Nella conferenza stampa di eri Mourinho aveva ironizzato per l’ennesima volta sul suo collega, manifestando il suo stupore nel ritrovarlo ancora alla guida dell’Arsenal nonostante da otto anni a questa parte non sia più riuscito a mettere un trofeo in bacheca.
Per questa partita di Capital One Cup, entrambi i tecnici hanno deciso di dare spazio alle seconde linee, in modo particolare il portoghese che ha praticamente puntata interamente su una squadra di rincalzi. Nonostante le assenze, questa sera il Chelsea è comunque riuscito a proporre una prestazione molto convincente, forse una delle migliori della stagione da un punto di vista qualitativo, contro un Arsenal invece abbastanza macchinoso che ha messo in luce i limiti di una rosa ancora immatura, certamente non pronta per competere sulle quattro competizioni.
Il Chelsea è passato in vantaggio al 26esimo minuto del primo tempo grazie allo spagnolo Azpilicueta, enormemente agevolato nel compito dal disastroso Carl Jenkinson. Il centrale di Wenger ha infatti servito un assist al bacio per l’ex difensore del Marsiglia con un colpo di testa all’indietro, destinato al portiere Fabianski, decisamente troppo corto. I blues hanno raddoppiato al 66esimo con il primo gol stagionale di Juan Mata, finito un po’ nel dimenticatoio da quando Mourinho è tornare a sedere sulla panchina della squadra di Abramovic. Nei quarti di finale il Chelsea affronterà il West Ham vittorioso questa sera contro il Burnley.
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