Il Monaco mette una pesantissima ipoteca sul passaggio del turno, i francesci sbancano l’Emirates Stadium battendo l’Arsenal per 3-1. Che la squadra del Principato fosse un avversario tutt’altro che comodo lo si sapeva, nessuno però immaginava che a Londra potesse finire con un risultato così a favore degli ospiti. La partita si sblocca al 38′ quando Kondogbia scarica una bomba dai trenta metri, il tiro non sarebbe imprendibile per Ospina se solo non ci fosse la deviazione di petto di Mertesacker che spiazza il suo portiere. Il problema principale dei Gunners è la difesa, il secondo gol è una campionario di orrori: la squadra di Wenger si fa trovare scoperta su una ripartenza, Mertesacker lascia Martial che può involarsi e servire Berbatov che non sbaglia.
Nel finale un gran gol di Oxlade-Chamberlain sembra raddrizzare la serata dei londinesi. Ma nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo e il Monaco segna il terzo: ancora un buco difensivo clamoroso, questa volta a sfruttarlo al meglio è il capitano Ferreira-Carrasco. In tutta la Champions League fino ad ora il Monaco ha subito solo due gol, compreso quello di stasera, appare difficile che tra le mura amiche possa prenderne tre in novanta minuti. Ma nel calcio nulla è mai scontato. Piccola curiosità: è amarissima la prima partita in carriera di Wenger contro una sua ex squadra, aveva allenato i monegaschi per sette stagioni fino al 1994, una sconfitta che l’alsaziano ricorderà a lungo.
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