In Inghilterra e Germania, ma non solo, è praticamente un’abitudine andare allo stadio con la maglietta del campione e della squadra del cuore. Che si giochi in casa o in trasferta. In Italia, invece, è pericoloso. Al punto che gli steward incorrono pure in clamorose gaffe. Come quella raccontata dall’Eco di Bergamo. In occasione di Atalanta-Juventus di sabato sera.
Vediamo cosa è successo. Un padre stava entrando insieme al figlio con i sei anni che, pur essendo bergamasco, era juventino. Al punto da aver indosso la maglia di Carlos Tevez. I due sono stati bloccati, prima al prefiltraggio e poi ai tornelli, dagli steward: “No, così non può entrare: dovete coprirlo”. Insieme a papà e figlio, c’erano altri sei amici, tutti bergamaschi, e un’intera famiglia con un altro bambino.
Dopo una breve discussione, con gli steward inflessibili, il piccolo tifoso della Signora è stato costretto a indossare una felpa per coprire la maglia bianconera dell’Apache. Un amico del padre del bambino ha raccontato:
“E pensare che pochi minuti prima, eravamo passati di fronte alla Curva Nord e ci siamo detti, scherzando: chissà cosa ci faranno. Infatti, fuori dalla curva c’erano vari atalantini, che ci hanno fatto battute assolutamente scherzose: ‘Ma bravi, lo state crescendo proprio bene’. Tra l’altro, nel nostro gruppo c’erano anche due atalantini”.
Sarà che il destino ha voluto comunque premiare il piccolo. Ma proprio Tevez ha segnato due volte, permettendogli di tirare su per tutti e due gol la felpa. Ciò non è bastato però al gruppo dei genitori che ha deciso che da oggi in poi boicotterà lo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo.
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