La prossima Champions League vedrà al via soltanto due squadre italiane: la Juventus e la Roma. Il Napoli, infatti, terzo classificato nella Serie A 2013-14, avrebbe dovuto superare lo scoglio dei preliminari per poter partecipare alla sua terza Champions League in quattro stagioni ma quest’anno dovrà accontentarsi dell’Europa League.

La compagine azzurra allenata da Rafa Benitez, infatti, è uscita con le ossa rotte e con tanti interrogativi da risolvere al più presto, vista la partenza imminente del prossimo campionato, da La Catedral di Bilbao, inaugurata proprio stasera, dopo i lavori ultimati alla restante curva.

L’Athletic Bilbao, allenato da Ernesto Valverde, ha battuto il Napoli con il risultato finale di 3-1, conquistando così l’accesso alla Champions League che mancava da ben 16 anni.

Il fatto che non sarebbe stata una partita semplice per il Napoli si è dedotto già dal primo tempo. L’Athletic Bilbao, infatti, ha comandato il gioco e avrebbe potuto chiudere la pratica qualificazione già durante i primi 45 minuti.

Al 23esimo minuto di gioco, infatti, Gurpegi si è ritrovato in area praticamente da solo ma il suo tragicomico colpo di testa è terminato tristemente a lato. Tre minuti dopo, è arrivato il turno di Laporte che, nonostante abbia sbagliato a porta vuota, si è ritrovato tra i piedi un pallone difficile da gestire. Il Napoli, invece, non ha prodotto un’azione da gol degna di tale definizione.

Il secondo tempo, invece, è iniziato nel migliore dei modi per il Napoli che ha trovato il gol al primo minuto: Hamsik, dopo un lancio di Jorginho per Callejon, ha stoppato la palla e ha calciato di sinistro. Il tiro a fin di palo dello slovacco si è insaccato sulla sinistra di Iraizoz che non ha potuto fare nulla.

E’ sembrato per tutti l’inizio di una strada in discesa che avrebbe portato il Napoli dritto alla Champions ma il dramma era solo alle porte. Il club partonepeo, infatti, ha mostrato tutti i propri limiti difensivi e l’ha fatto nel peggiore dei modi.

Il primo gol di Arduiz, bravo a staccarsi dal “mucchio selvaggio” per poi stoppare e calciare di destro liberamente, battendo Rafael e regalando il pareggio all’Athletic al 60esimo minuto, è stato solo l’antipasto di un vero e proprio harakiri della difesa napoletana che si sarebbe consumato circa dieci minuti più tardi: lancio di De Marcos, ormai troppo lungo per tutti, Albiol e Rafael non si sono intesi e hanno compiuto il disastro, regalando letteralmente la palla ad Arduiz che l’ha depositata, quasi incredulo, a porta vuota.

E’ il 2-1 ma non la fine dei giochi. Al Napoli, infatti, sarebbe bastato solo un gol per qualificarsi.

La squadra di Benitez, però, ormai è stordita e anche il 3-1 dei baschi, arrivato quattro minuti più tardi, ha avuto la complicità della difesa partenopea. Lopez ha lanciato Aduriz che, in netto fuorigioco, è andato incontro al pallone. E’ evidente che lo spagnolo ha partecipato all’azione ma non ha toccato il pallone e, quindi, il guardalinee ha deciso di non fischiare fuorigioco (decisione quantomeno dubbia). La palla, quindi, è giunta a Ibai Gomez con la difesa del Napoli che ha assistito a tutto ciò praticamente immobile.

Per Gomez, è stato un gioco da ragazzi, trafiggere Rafael e regalare di fatto la partecipazione alla Champions League all’Athletic Bilbao.

Napoli, quindi, che retrocede in Europa League e che torna a casa con la stagione già ampiamente ridimensionata soltanto ad agosto.

Con una difesa in queste condizioni e anche con un centrocampo non esente da colpe, credere allo scudetto diventa difficile.

Foto | © Getty Images

Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG

ultimo aggiornamento: 27-08-2014