L’ex difensore Beppe Bergomi ha ammesso di avere un debole per Joshua Zirkzee.
Il Corriere di Bologna ha intervistato Beppe Bergomi che non vede l’ora di gustarsi Bologna-Inter; ecco le sue impressioni sul match di sabato. “La vittoria col Genoa è stata fondamentale per fare qualche rotazione in più al Dall’Ara in funzione della Champions. Ma un rischio c’è sempre: staccare la spina può essere pericoloso“.
Sulle due squadre
“Fanno entrambe un calcio molto bello, io lo chiamo ‘di connessione e relazione’ fra i giocatori: Calafiori in mezzo, gli esterni nerazzurri più alti degli attaccanti, l’intensità, i colpi di Lutaro e Zirkzee e così via. Dietro ci sono idee e lavoro“.
Sulla partita
“Sarà decisivo lo studio iniziale: per l’Inter come coprire Calafiori o altri che Motta schiererà chissà come e dove; per il Bologna come andare a prendere gli esterni, se hai coraggio di prenderli alti poi devi fare l’uno contro uno con le due punte. Il Bologna magari sbaglia i primi tempi, ma poi ha intensità e profondità di rosa e chi entra non abbassa ma alza il livello, così sfrutta tutti i 90’. L’Inter deve essere attenta a non perdere palla in certe zone del campo, deve sempre avere coperture preventive“.
Su Zirkzee
“Lo adoro, mi piacciono questi giocatori, ti fa giocare bene, vede cose noi umani non vediamo: gestione palla, anticipi, tecnica, visione. Destinato fra i grandi“.
I due tecnici
“Simone ci ha messo un po’ di tempo per prendere lo status di vincente, poi un anno fa ha svoltato coinvolgendo tutti i giocatori. Thiago si sta imponendo per le proprie idee e il modo di giocare. Entrambi con grande personalità“.
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