Marco Verratti sarebbe potuto diventare un giocatore del Milan già tempo fa. Lo rivelò qualche mese fa Donato Di Campli, l’agente del centrocampista ex Pescara, ora al Psg: «Quando Marco (Verratti, ndr) giocava nelle giovanili del Pescara – le sue parole a Sky Sport -, il club abruzzese lo aveva già venduto ai rossoneri, ma lui preferì restare a casa». Ora si assiste ad un fragoroso ritorno di fiamma del club rossonero orchestrato da Silvio Berlusconi in persona: “Verratti è un giocatore tra quelli che stiamo esaminando, bisogna vedere se le condizioni ne renderanno possibile l’acquisizione”.
Berlusconi ha praticamente anticipato un’altra mossa di calciomercato del Milan in un’intervista a Sportmediaset durante la quale ha anche parlato di Montolivo come del “nuovo Pirlo” e rivelato che la cessione del centrocampista azzurro alla Juventus “è stata fatta alle mie spalle. Montolivo l’avevamo tenuto in osservazione perché addolorati per la partenza di Pirlo. Non volevo cederlo – ha detto il presidente rossonero -. Me l’hanno fatta alle spalle, volevo essere informato e volevo parlare con lui, ma me l’hanno fatta alle spalle. Ora abbiamo Montolivo, che il Pirlo di oggi e di domani“.
Ma a spegnere subito gli entusiasmi ci ha pensato ancora una volta il procuratore del giovane calciatore, Donato Di Campli, dai microfoni di “Radio Manà Manà Sport. Di Campli accenna anche all’accordo non raggiunto con la Juventus:
“Verratti è al centro del progetto del Paris Saint-Germain, è difficilissimo spostarlo da Parigi, non vedo come possa essere ceduto. Ogni giorno viene associato ad una squadra: Inter, Milan, Juventus…non ne posso più. Il PSG l’ha appena acquistato e non ha problemi economici. Non si muoverà da lì. Una volta che una pecora esce dal recinto è difficile farla rientrare… Il mancato trasferimento alla Juventus? L’accordo è saltato in estate per motivi economici. La differenza tra la loro offerta e quella del Psg era netta”.
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