Incredibile attentato ai giocatori del River Plate durante un Boca-River Plate, Super Clasico valido per il ritorno degli ottavi di finale di Copa Libertadores. Il match è stato sospeso poco dopo l’inizio del secondo tempo regolamentare sul risultato di 0-0 (all’andata i milionari avevano vinto 1 a 0). Mentre i calciatori della squadra ospite percorrevano il tunnel degli spogliatoi per rientrare in campo dei soggetti non identificati (appartenenti alla tifoseria organizzata del Boca) sono riusciti a bucare il telone di protezione e a far esplodere un ordigno caricato con gas urticante.
Non è chiaro se l’obiettivo fosse quello di colpire i giocatori del River Plate, ma è stato raggiunto. Alcuni di loro (Funes Mori, Kranevitter e il capitano Leo Ponzio) sono stati investiti dal gas e non sono stati in grado di continuare il match a causa della forte irritazione agli occhi e alle ustioni sulla pelle. Alla Bombonera la situazione è semplicemente surreale. Da una parte il River Plate che non ha potuto ripresentare quattro giocatori per i quali il medico della Conmebol ha certificato i danni delle esplosioni, dall’altra i giocatori del Boca anche loro increduli mentre i tifosi sugli spalti continuavano a cantare sugli spalti per spingerli a chiedere di proseguire.
Oltre un’ora di attesa, tensione altissima con un rimpallo di responsabilità fra l’arbitro, la polizia presente e la federazione internazionale: nessuno vuole annunciare la sospensione temendo incidenti nello stadio e all’esterno dell’impianto. Chiaramente la partita non può proseguire in una giornata nerissima per il calcio argentino, arrivato al punto più basso della sua storia recente. Proprio oggi la federazione ha sospeso tutti i campionati professionistici per il prossimo week end, in segno di lutto dopo la morte di un calciatore che era rimasto gravemente ferito a causa di una caduta contro un muretto all’interno di un impianto fatiscente di quarta divisione.
Alla Bombonera il caos è incontrollabile e nonostante sia evidente che il match non proseguirà la notizia non può essere ufficializzata. Incredibile, ma vero, l’addetto alla sicurezza dello stadio e la polizia non sono in grado di garantire la sicurezza e la regolare uscita dal campo dei giocatori del River Plate e gli arbitri che si trovano sul terreno di gioco dopo l’agguato una volta che sarà chiaro a tutti la decisione di non proseguire la partita. Al momento è ancora possibile, anche se parrebbe semplicemente irreale, che in un clima da “guerra fredda” e con un risultato del tutto ininfluente (è scontato che il Boca venga penalizzato e squalificato dalla Copa Libertadores) si faccia giocare ugualmente quel che resta della partita. Scene di ordinaria follia che rovinano la reputazione di un intero movimento calcistico.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG