Esattamente un mese avevamo dedicato un post a Diego Laxalt, passato in prestito al Bologna dopo che l’Inter lo aveva acquistato per più di due milioni di euro dal Defensor (transazione definita già a gennaio): non aveva convinto Mazzarri nella tournée americana, perciò era stato inserito nella trattativa che ha portato Taider in nerazzurro. Prime quattro partite dei felsinei e di Laxalt nemmeno l’ombra, il giovane uruguaiano (qui la sua scheda) ha saputo di debuttare solo ieri quando Pioli gli ha comunicato che contro il Milan, per di più di fronte ai propri tifosi nello stadio Dall’Ara, avrebbe indossato una maglia da titolare. Per il mediano un’opportunità da cogliere al volo, a conti fatti – risultato a parte – ha subito dimostrato di che pasta è fatto: due gol e tanta quantità in mezzo al campo, sia nel capoluogo emiliano che alla Pinetina si sfregano le mani, a patto che il ragazzo rimanga coi piedi per terra. A sentire le sue parole nel post-partita non dovrebbe essere un problema:
“Per me non era un derby perché sono stato solo 20 giorni all’Inter e ora sono molto concentrato sul Bologna. D’altra parte non penso di essermi guadagnato il posto, me lo dovrò conquistare giorno dopo giorno con il lavoro e anch’io ho commesso degli errori come i miei compagni. Ieri sera ho mostrato le mie caratteristiche: corsa, velocità e capacità di inserirmi da dietro”.
Va bene l’umiltà, ma i due gol all’esordio rimangono; per Laxalt una serata da incorniciare:
“Quando ho fatto i primo gol, non potevo crederci. El Ruso (Perez, ndr) è venuto ad abbracciarmi. Il sentimento uruguaiano è venuto fuori, perché lui mi ha detto: ‘Questo è l’inizio di una bellissima carriera’. Per me era già un grande sogno il solo fatto di debuttare contro una grande e lo è diventato a maggior ragione avendo segnato anche due gol. Questa è la mia prima doppietta da professionista: sul primo gol ho cercato di controllare bene il pallone e poi ho mirato al primo palo quando ho capito che c’era una buona posizione per il tiro, mentre di testa non avevo mai segnato, è un colpo che non fa parte del mio repertorio ma è stato favorito dall’adrenalina della gara”.
Il suo agente Vincenzo D’Ippolito è come ovvio soddisfatto dell’impatto del suo assistito sul campionato italiano; sentito da tuttomercatoweb commenta:
“È stato bravo e fortunato. Un paragone? Ricorda Davids (anche nel look è simile per via delle treccine, ndr) e non penso di esagerare perché Davids a diciotto anni non aveva ancora fatto quello che ha fatto e sta facendo lui. Sono contento per Diego, è un ragazzo che merita, un professionista. L’Inter? Gli ha fatto i complimenti, subito, attraverso me. Speriamo continui così”.
Una grande tira l’altra: domenica sera i rossoblu saranno impegnati nella delicatissima trasferta all’Olimpico contro la capolista Roma, Laxalt dovrebbe partire di nuovo nell’undici titolare. L’uruguaiano scalpita.
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