Intervistato a Radio Anch’io lo Sport, Ariedo Braida ha raccontato un aneddoto riguardante il suo passato al Milan. In particolare ha svelato che Adriano Galliani all’epoca non sembrava entusiasta dell’acquisto di Andriy Shevchenko:
L’ucraino lo vidi giocare dal vivo e mi era piaciuto tantissimo, pensavo avesse una forza nelle gambe come Gullit. Poi lo andammo a vedere con Galliani e lui giocò male, tanto che Adriano mi disse: ‘Ma sei matto a volere prendere questo?’. Ma nessuno può giocare sempre bene, così riandai a Kiev e portai a Sheva una maglietta del Milan, dicendo ad un suo uomo di fiducia che con quella avrebbe vinto il Pallone d’Oro.
Una dichiarazione questa che può essere letta in chiave polemica, vista la rottura tra Braida e la società rossonera sebbene i rapporti con l’ad del Milan sembrano essere ancora buoni. Nel corso dell’intervista il dirigente del Barcellona comunque ha assicurato che il Milan “per me è sempre una grande società, io la porto nel cuore” e si è detto speranzoso che possa “tornare in vetta perché ne ha tutte le potenzialità”.
A proposito della Liga Braida ha poi ridimensionato il caso Neymar, che secondo la stampa potrebbe addirittura condurre all’esclusione del Barcellona dal campionato:
Queste cose le guardo solo sui giornali, ne sono fuori. Sono cose legate al passato, ma si tratta di cose delicate e quindi vanno prese con i guanti. Non penso ci saranno problemi legati all’esclusione del Barça dalla Liga come si sente dire per le presunte irregolarità fiscali nell’acquisto del brasiliano.
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