Brandao, attaccante trentaquattrenne del Bastia, è stato condannato dalla giustizia ordinaria per la testata che aveva rifilato a Thiago Motta lo scorso 16 agosto. Il giocatore aveva atteso l’italo-argentino nel tunnel degli spogliatoi al termine della partita persa in casa del PSG per 2-0, per poi colpirlo sul naso a sorpresa. Nella pancia dello stadio parigino è scoppiato un parapiglia, con l’ex Inter che voleva farsi giustizia da sé e tutti gli altri presenti a cercare di riportare la calma. Alla fine Motta aveva rimediato un brutto colpo al naso, ma le conseguenze dell’episodio per il suo assalitore sono ben più gravi.
Brandao era subito stato squalificato in via precauzionale fino al 18 settembre, poi la giustizia sportiva francese ha deciso di squalificarlo per sei mesi, potrà quindi tornare in campo soltanto il 15 febbraio 2015. Il giocatore e il club hanno fatto ricorso contro questa sanzione, inutilmente perché la sospensione è stata confermata anche in appello. Ma i guai più seri per lui arrivano dalla giustizia ordinaria che ha prontamente aperto un’inchiesta, nonostante né il club parigino, né lo stesso Thiago Motta avessero sporto denuncia. L’accusa aveva chiesto per il brasiliano ben otto mesi di detenzione.
Oggi il presidente del Tribunale di Parigi ha reso nota la decisione della corte: il giocatore è stata condannato ad un mese di carcere e al pagamento di un’ammenda da 20 mila euro. Il suo avvocato difensore ha criticato la durezza della pena inflitta al suo assistito ma allo stesso tempo ha fatto capire che difficilmente verrà portata in appello. Mentre non è ancora chiaro se Brandao dovrà davvero soggiornare in carcere oppure se la pena verrà riconvertita, trasformata ad esempio in ore di lavori socialmente utili.
Nei giorni scorsi il giocatore aveva parlato ai microfoni di Canal+ e si era finalmente scusato pubblicamente per il suo gesto violento e antisportivo. Ha negato la premeditazione, elemento tenuto in forte considerazione dai giudici, spiegando che la sua intenzione era quella di parlare con Motta, sappiamo però che non è andata così. Il giocatore chiede scusa a tutti i tifosi e agli appassionati di calcio, nonché agli educatori e ai bambini a cui è stato dato un pessimo esempio. Il caratterino di Brandao non è certo una novità, già due anni fa, quando giocava nel Saint Étienne era stato protagonista di un’entrata durissima su Thiago Silva e successivamente di un acceso battibecco con Beckham. Chissà che la prigione non gli serva per placare un po’ il suo ardore.
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