L’Italia ha ufficializzato la sede del ritiro azzurro per i Mondiali di Brasile 2014. La decisione è stata presa al termine della riunione organizzativa tenutasi oggi presso la sede della Federazione Italiana Giuco Calcio, alla quale hanno partecipato il vicepresidente federale Demetrio Albertini, il direttore generale Antonello Valentini, il commissario tecnico Cesare Prandelli e lo staff al completo. La scelta è ricaduta sullo splendido Portobello Safari Resort, che si trova a Mangaratiba, nello stato di Rio de Janeiro. Casa Azzurri, dunque, sarà installata come di consueto in un posto strategico e la scelta è ricaduta sulla cittadina brasiliana di circa 30.000 abitanti per tenere gli azzurri lontano dal caos e consentire loro la giusta discrezione per lavorare al meglio in vista delle gare del girone eliminatorio.
La cosa che però non convince, e della quale in pochi stanno parlando, è la distanza che c’è tra il quartier generale degli azzurri e le sedi delle gare. L’Italia partirà alla volta del Brasile giovedì 5 giugno e prenderà subito possesso della propria fetta di resort, nel quale c’è persino un’infermeria. L’esordio è previsto il 14 giugno a Manaus contro l’Inghilterra e per raggiungere la prima destinazione, dunque, Buffon e compagni dovranno percorrere qualcosa come 4.179,4 km! Una distanza quasi siderale e che costringerà gli azzurri ad un vero e proprio tour de force: è come scegliere quale sede del ritiro Madrid per poi andare a giocare a Mosca. Senza contare, poi, il cambio di clima: a Mangaratiba le condizioni saranno nettamente diverse (fa molto più caldo) da quelle che si troveranno nelle città in cui si giocheranno le gare.
Dopo Manaus, infatti, l’Italia dovrà percorrere 2.369,0 km per la seconda partita in programma il 20 giugno contro la costa Rica a Recife, e altri 2.561,6 km saranno percorsi per andare a giocare a Natal la terza gara contro l’Uruguay il 24. Qualora gli azzurri poi passassero il girone eliminatorio, dovrebbero nuovamente tornare a Recife: insomma migliaia e migliaia di Km da percorrere in pochi giorni, viaggi massacranti e temperature molto più alte rispetto a quelle della sede del ritiro. Possibile non ci fosse soluzione migliore?
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