Quando ieri a Gigi Buffon è stato chiesto in conferenza stampa se ci fossero crepe nello spogliatoio dell’Italia, il capitano ha risposo sinceramente: “A volte può essere un bene, a volte no. Certo che non si può fare contenti tutti, poi sta alla professionalità di ognuno…”. Insomma, qualcosa è successo in questi giorni a Casa Azzurri e a quanto pare l’arcano è stato svelato dall’edizione odierna del quotidiano ‘La Stampa’: il protagonista, manco a dirlo, sarebbe quell’Antonio Cassano che il ct Cesare Prandelli ha deciso in extremis di portare in Brasile, sentito il gruppo di senatori dello spogliatoio. Probabilmente, chi ha detto sì allora, se ne sarà già pentito, ma ormai è troppo tardi e bisognerà convivere con il genio e la sregolatezza del barese.
Insomma, la crepa nel gruppo ci sarebbe eccome: da un parte il blocco Juve e altri senatori dello spogliatoio, dall’altro Cassano, lo stesso Mario Balotelli e qualche altro elemento fin qui impiegato poco. Il fatto stesso che Prandelli contro l’Uruguay si affiderà al blocco e al modulo della Juventus, non sembra sia andata giù a Cassano, che non ha perso mai occasione per lanciare frecciatine ai bianconeri, bollati come “soldatini”. Al tempo della querelle mediatica, a replicare duramente al barese fu Leonardo Bonucci, anch’egli in ritiro con la nazionale azzurra.
Vecchi livori sembrano essere affiorati prima del match contro la Costa Rica, quando Cassano avrebbe sfogato a pranzo tutta la rabbia per non aver giocato contro l’Inghilterra. Lo sfogo è stato di quelli duri, secondo ‘La Stampa’ e culminato addirittura con la rottura di un bicchiere. Il campo, però, ha detto che il barese ha ben poco da lamentarsi: entrato in campo contro la Costa Rica, ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare, non dando alcun apporto alla causa per ribaltare il risultato negativo. A fine gara, la sconfitta ha fatto il resto, con altri malumori, questa volta di Mario Balotelli, molto spavaldo su Twitter alla vigilia. L’impressione è che il gruppo azzurro è lì lì per esplodere, ma un risultato positivo con l’Uruguay potrebbe calmare, e non poco, le acque.
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