In apertura abbiamo scelto il coraggioso e onesto commento di Paulo César Lima, meglio noto solo come Paulo César o come Paulo Cézar Caju (come si firma sul blog di O Globo). Il Brasile ha vinto sfruttando un rigore generoso, diciamo pure inesistente. Ha vinto grazie alla simulazione di Fred, ma anche traendo il massimo da un Neymar che ha trovato il gol del pareggio con gentile collaborazione di un Pletikosa (peggiore in campo tra i croati) fin troppo macchinoso tra i pali della sua porta. Ebbene, Paulo Cezar Caju lo ammette candidamente senza troppi giri di parole. Ringrazia l’impaurito arbitro giapponese, Nishimura, omaggia Pletikosa e bacchetta il gioco della Nazionale brasiliana che definisce “brutta copia di squadra europea con la maglia del Brasile”.
Brasile-Croazia 3-1 | Titoli di stampa e siti: “Aiutino”
Sulla stampa internazionale è un coro unanime: il Brasile vince grazie a Neymar e all’arbitro. “Aiutino” e “favore” sono i termini più utilizzati, soprattutto dai siti italiani e spagnoli. Molto più acidi gli argentini, i rivali più acerrimi dei brasiliani, che su Olè ironizzano pesantemente sull’arbitro giapponese. In Inghilterra e negli Stati Uniti preferiscono, invece, non rimestare troppo nel vocabolario della dietrologia (anche se un arbitraggio del genere alla prima partita della Nazionale di casa fa pensare…) e scrivono di decisione “controversa”.
Chi va controcorrente, invece, è Felipe Scolari che risponde duramente a Niko Kovac, il suo collega croato che aveva osato protestare contro le decisioni arbitrali nel dopo partita. Per l’ex tecnico del Chelsea il rigore ci può stare e Kovac dovrebbe rispettare il Brasile, cinque volte campione del mondo. Più chiaro di così…
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