Non mi dimetto, questo gruppo può fare bene nel 2018 in Russia.

Con queste parole Luiz Felipe Scolari si era difeso sabato subito dopo la sconfitta rimediata dal Brasile nella finalina contro l’Olanda, respingendo le ipotesi di addio alla Seleçao. Ed invece il ct verdeoro ha cambiato idea e ha rassegnato le dimissioni. A rivelarlo alcune fonti della Federcalcio brasiliana (Cbf).

Insieme a quelle di Scolari, la federazione ha accettato anche le dimissioni del coordinatore Carlos Alberto Parreira. Si chiude nella maniera più prevedibile e, probabilmente, giusta il disastroso mondiale disputato in casa. Dopo l’umiliante sconfitta subita in semifinale contro la Germania (clamoroso 7-1), il destino di Felipao pareva segnato. Dieci gol incassati nelle ultime due gare, una squadra apparsa Neymar-dipendente e incapace di far sognare i propri tifosi. Senza dimenticare le discutibili scelte tecniche-tattiche, a partire dal contestatissimo Fred e dal mai convincente Paulinho a centrocampo.

Scolari lascia la nazionale brasiliana per la seconda volta. Dopo averla portata al trionfo mondiale nel 2002, l’allenatore 65enne era tornato nel 2012 in seguito all’esonero di Mano Menezes. Nella sua carriera da c.t. ha allenato anche il Portogallo (Europei 2004, Mondiali 2006, Europei 2008).

In attesa del comunicato ufficiale che confermi l’addio di Scolari dal Brasile, è tempo di individuare il suo sostituto. L’obiettivo non è soltanto il Mondiale del 2018 in Russia, ma soprattutto la Coppa America in programma l’anno prossimo. Il nome in pole resta quello di Tite, ex allenatore del Corintihians, molto stimato da tutto il Paese.

Nei giorni scorsi era stata ventilata anche la suggestiva ipotesi Mourinho, che però è definitivamente tramontata dopo il no dello stesso portoghese.

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