Il Brasile ha presentato qualche giorno fa in pompa magna la nuova maglia con la quale dovrà affrontare i Mondiali 2014 che si disputeranno tra i propri confini. Ancora una volta, le casacche dei carioca saranno griffate Nike, ma c’è già un primo intoppo: le divise presentate ufficialmente circa dieci giorni fa non sono utilizzabili nel corso della rassegna mondiale. A far scemare l’entusiasmo, infatti, ci hanno pensato le norme locali sempre più ferree dei regolamenti in tema di divise di gioco: sotto il logo della Cbf, la Federcalcio brasiliana, non è presente infatti il nome della nazione, così secondo quanto recita lo statuto del massimo organismo calcistico del Paese, le maglie sono inutilizzabili.
Addirittura, il Brasile non potrà utilizzare questa casacca nemmeno per la partita amichevole prevista il prossimo 5 marzo contro il Sudafrica ed organizzata proprio per tenere a battesimo le nuove divise, che si spera abbiano una grande successo di vendite tra i tifosi. Ora, si cercherà di correre ai ripari a tempo record: in qualche modo dovrà essere inserita la scritta “Brasil” e non è esclusa una toppa, soluzione a cui la Nike ha già fatto ricorso l’anno passato per le divise della Juventus, al centro di una polemica per il numero delle stelle presenti sul petto.
Nike, dal canto proprio, si difende e sostiene che la nuova divisa del Brasile, realizzata nel pieno rispetto della tradizione – classici colori verde e oro con calzoncini e calzettoni blu – , è stata prodotta solo dopo aver avuto l’OK della stessa Cbf, che probabilmente non si è neanche accorta della rimozione del nome del Paese. Insomma un piccolo autogol da parte della federcalcio brasiliano, che proprio in queste ore ha ammesso che la decisione di eliminare la scritta Brasil è stata presa prima che la decisione fosse ratificata dall’assemblea generale.
Foto | La nuova maglia Nike del Brasile per il mondiale in casa
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