Lucas Andres Mugni, centrocampista con ottima visione di gioco classe 1992 in forza al Colon, era nel mirino del Milan. Questo ai tempi in cui Braida provava ancora a suggerire qualche colpo dei suoi, vecchia maniera, cioè ormai un anno fa. L’ex dirigente rossonero, che ha scritto la storia del Milan per lo meno nei primi 15 anni della gestione Berlusconi, dodici mesi fa aveva ancora il cruccio Pastore, lasciato secondo lui colpevolmente andare a Palermo e per il quale avrebbe fatto carte false anche per riportarlo in Italia. Più lui che Kakà, tanto per capire meglio.
Ecco, Luca Mugni fa parte di quella sfera di calciatori che potrebbero ben adattarsi al calcio italiano, con qualità tecniche e balistiche oltre a buon ritmo nelle giocate. Non un trequartista puro, ma un giocatore che comunque può fare da perno. Oggi il ragazzo, che costa sui 5 milioni di euro, è entrato nei radar della Fiorentina e pare proprio che il “suggerimento” sia dello stesso Braida. I viola stanno infatti lavorando anche sul dopo-Pizarro, e forse avrebbero anticipato i lavori se non ci fosse stato quel cambiamento di programma per gennaio che ha obbligato Pradè a convergere sulla necessità di reperire risorse in avanti e affidarsi a qualche prestito (vedi Anderson del Manchester United) visto che né Ilicic né Roncaglia hanno trovato una situazione adeguata che fosse gradita ai calciatori e che permettesse ai Della Valle di fare cassa.
Quel dopo-Pizatto avrebbe dovuto chiamarsi Jorginho, almeno secondo i piani. Per giugno. Piani che potrebbero essere scombussolati dal forcing del Napoli. In ogni caso ecco che prendono quota nomi alternativi, qualcuno vecchio come l’olandese Clasie e qualcuno nuovo come Mugni. In tutti i casi si tratta di giocatori ancora da lanciare sul grande palcoscenico, ma comunque più che promettenti. Esattamente quello che la Fiorentina sta cercando nel delicato ruolo di costruttore di gioco.
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