Esitare è un po’ come morire. Legge della vita e del calciomercato, soprattutto quando le trattative hanno soltanto più bisogno di una firma. E questa firma non arriva. È esattamente ciò che sta accadendo all’esterno-mediano-incontrista argentino Gino Peruzzi (di lampanti origini italiane, con tanto di passaporto comunitario e a quanto pare cugino diretto di Angelo Peruzzi), corteggiato e promesso all’Inter dal Velez Sarsfield.
I nerazzurri a gennaio hanno però preso tempo. Troppo tempo, invece di concludere ai patti: 2,5 milioni di euro cash e trasferimento a Milano in estate. Adesso la bagarre tecnica in casa nerazzurra non aiuta e dentro l’operazione che pareva davvero conclusa si sono infilate Southampton e Sampdoria. Non tre contendenti di grido, ma certamente duellanti decise.
Soprattutto gli inglesi (di proprietà di un italiano) in caso di salvezza: la loro offerta pare sia di almeno 4,5 milioni di euro, mentre i blucerchiati stanno cercando di passare attraverso un accordo comune con Branca, il quale però come detto di questi tempi non ci sente dopo essersi impegnato negli acquisti di Rocchi, Kuzmanovic, Schelotto e soprattutto Kovacic.
Gino Peruzzi, considerato un grande gregario, vanta in patria accostamenti “impegnativi” (e azzardati) con Javier Zanetti e Mascherano dei quali effettivamente è un buon ibrido con tutto da dimostrare. Un calciatore di sostanza, insomma, non di forma. Ne sa qualcosa Neymar marcato brillantemente a uomo in una recente amichevole di lusso tra Brasile e Argentina, così come era accaduto in Libertadores nella scorsa stagione.
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