Evidentemente le parole di Marotta erano al solito verità: Marchisio non ha dato un no secco al Monaco e al suo ex tecnico Claudio Ranieri. Lo dimostra il terzo rialzo messo sul tavolo dal club monegasco che porta a 33 milioni l’offerta per il centrocampista torinese. A questo punto, con Marchisio aggregato alla Nazionale in preparazione della Confederations Cup, a Torino si anima la bagarre: da un lato la società bianconera non ha intenzione di cedere uno dei propri gioielli, dall’altra si trova con un’offerta quasi irrinunciabile e il giocatore che raddoppierebbe l’attuale ingaggio anche se non ancora convinto ad andarsene e certamente attendista in attesa di capire cosa ne pensano realmente i dirigenti. L’atteggiamento avrebbe però seccato Antonio Conte, che pretendeva un ‘no’ perentorio di uno dei suoi pupilli ai francesi: insomma, può davvero succedere di tutto.
In mezzo ci sono le telefonate di Claudio Ranieri (insistenti), il piano B mai varato (tant’è che Poli è stato lasciato alla concorrenza) e una certa agitazione generale che, finisse con una nulla di fatto, dovrebbe comunque portare Marchisio al rinnovo dell’attuale contratto. Un po’ come accadrà a luglio con Arturo Vidal al momento del rientro dalle vacanze: anche per lui sul piatto c’erano i 35 milioni del Bayern Monaco e il ‘no’ di Conte gli porterà comunque in dote un lauto prolungamento fino al 2018.
A questo punto saranno probabilmente Conte e Marchisio a risolvere la faccenda, anche se il momento non è tra i più propizi (il tecnico si sposa tra 5 giorni) ma la delicatezza in chiave mercato è troppa per lasciar correre e procrastinare. Di questo ne sono convinti un po’ tutti in corso Galileo Ferraris.
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