Da una settimana in casa Lazio non si parla che di lui, il giovane centrale difensivo olandese Wesley Hoedt, individuato dalla dirigenza biancoceleste come il perfetto collega di reparto di De Vrij oltre che importante investimento per il futuro vista la tenera età, venti anni appena. Hoedt è alla prima vera stagione da professionista e già ha deciso che il suo futuro sarà lontano da casa, nato e cresciuto ad Alkmaar e ora titolare dell’AZ con cui ha anche realizzato il primo gol della carriera; non ha rinnovato il contratto in scadenza nel 2015 e da febbraio potrebbe accordarsi con un nuovo club per il giugno prossimo, ma a quel punto potrebbe essere messo fuori rosa per il prosieguo della stagione con un danno per tutti.
Nulla di nuovo sotto il sole con le società di fronte al solito enigma: usare la linea dura a costo di perdere il proprio gioiellino a zero o cedere alle lusinghe di qualche pretendente che come ovvio gioca al ribasso? In casa AZ non hanno le idee molto chiare: Earnest Stewart, dg del club di Alkmaar, nei giorni scorsi ha parlato chiaro, specificando che “le società che sono interessate a Hoedt nel mercato di gennaio dovranno presentare un’offerta importante, altrimenti la sua cessione è fuori questione“, parole dettate per altro dalla volontà del tecnico John van den Brom di non privarsi del suo pupillo. Che intanto però è finito ai margini.
Già, perché col nuovo anno Hoedt è stato fatto fuori dall’undici titolare, per la frustrazione del ragazzo che ha già sposato la causa laziale che gli ha offerto un triennale a 500mila euro a stagione a salire. Il problema è chiaramente la valutazione che fa l’AZ Alkmaar del suo difensore: inizialmente aveva sparato alto chiedendo 6 milioni, poi è sceso a 3, ma Lotito non va oltre il milione a cui si aggiungerebbe un indennizzo per la valorizzazione di circa 700mila euro che gli olandese percepirebbero a giugno. Ma solo se non parte a parametro zero. Un guazzabuglio che cerca di districare il diretto interessato che oggi ha sbottato:
“Non ho mai pensato di andarmene, ma sono stato il titolare per parecchi mesi, mentre ora vengo messo da parte senza alcun motivo. Se il club ha deciso di non puntare più su di me è giusto che io venga ceduto. Credo di meritare qualcosa in più da parte del club. E all’AZ potrebbe fare altrettanto comodo lasciarmi andare alla Lazio, ma se questo è il loro gioco potrei pensare di arrivare allo scontro. Ho tante richieste, anche dall’Olanda, grandi club sono interessati a me. Rimanere all’AZ a queste condizioni non conviene né a me né alla società”.
La Lazio ha fretta di concludere perché dopo il prematuro infortunio di Gentiletti, Pioli ha sempre dovuto adottare soluzioni non proprio convincenti al 100% che rispondono ai nomi di Novaretti, Ciani, Radu e l’adattato Cana; dunque in casa biancoceleste sperano di chiudere al più presto, altrimenti dovranno dirottare su un’alternativa.
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