Non c’è pace per il Milan, che ritorna sì alla vittoria, ma sembra debba fare i conti con un nuovo spinoso caso di calciomercato. Si tratta di Gianluigi Donnarumma, manco a dirlo, che nei giorni scorsi è già stato al centro di indiscrezioni di mercato. L’estremo difensore rossonero potrebbe lasciare Milano con una clausola inferiore se il ‘Diavolo’ non conquistasse almeno un posto in Europa per la prossima stagione, ma c’è dell’altro. Secondo quanto riferisce oggi il ‘Corriere della Sera’, ci sarebbero nuove frizioni tra il suo agente Mino Raiola e il club.
Pare, infatti, che l’agente italo-olandese voglia appellarsi al fatto che in fase di rinnovo il 18enne portiere abbia subito presunte pressioni. Tramite il suo legale, l’avvocato Rigo, Raiola avrebbe addirittura già inviato al Milan una comunicazione tramite la quale si invoca l’annullamento del contratto firmato a luglio scorso e avente scadenza 30 giugno 2021. Raiola si appella ad una presunta violenza morale subita da Donnarumma proprio l’11 luglio scorso, quando Gigio firmò il contratto in assenza del suo procuratore. Raiola non era presente a Casa Milan, mentre l’avvocato Rigo lasciò addirittura l’ufficio al momento delle firme.
In queste ore le parti starebbero lavorando per trovare un’intesa, anche perché il contratto di Donnarumma sarebbe stato depositato dal Milan in Lega senza la clausola, poiché la stessa non era stata sottoscritta dalla controparte. Se davvero il nuovo accordo fosse annullato, l’estremo difensore rossonero andrebbe in scadenza a giugno prossimo, poiché tornerebbe in vigore il contratto precedente e che aveva appunto naturale termine nel 2018. In questo caso, il Milan rischierebbe di perdere a parametro zero un calciatore che attualmente vale un capitale.
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