Il presente si chiama Lazio, il futuro però è quanto mai incerto: il Napoli è concentrato e carico in vista della trasferta dell’Olimpico contro i biancocelesti, in palio un porzioncina di terzo posto, ma nella stanza dei bottoni partenopea è il mercato a tenere banco, anche perché se la squadra e il loro allenatore possono darsi all’asado (come quello cucinato ieri da Britos e Maggio dopo l’allenamento), Bigon e i suoi collaboratori devono pensare anche, se non soprattutto, alla prossima stagione. Quando potrebbe non esserci più Rafa Benitez, quando qualche big potrebbe partire per avere cash in cassa, quando le fasce di colpo si ritroverebbero sguarnite.
Strinic è una speranza, la stessa che ormai il popolo del San Paolo ha perso per Zuniga, Britos è adattato a sinistra e nonostante l’impegno soffre lo spostamento di ruolo, Ghoulam dà garanzie (e ora tra l’altro è in Coppa d’Africa), mentre i due italiani del gruppo Maggio e Mesto a giugno potrebbero salutare per euro zero. Eh già, perché il contratto di entrambi è in scadenza e di rinnovo per il momento non se ne parla, anche se sul filo di lana il primo alla fine potrebbe prolungare per un’altra stagione: molto dipenderà dai movimenti di gennaio, di quelli alla Koulibaly, la promessa oggi per l’ufficialità domani. Cioè a giugno.
E così i nomi si sprecano, ma per una volta non sono espressamente indicati dall’allenatore; Benitez darà il massimo fino a fine campionato col materiale umano che ha attualmente a disposizione, ma in estate potrebbe lasciare e di questo Bigon non può non tenerne conto. Meglio fare di testa propria allora, con due profili già individuati: il primo è quello di Matteo Darmian, 25 anni e grande duttilità, Cairo non se ne priverà per meno di 10 milioni ma sedendosi a tavolino un accordo si potrebbe trovare; poi c’è Giulio Donati, bene, molte bene al Bayer Leverkusen ma nostalgico di casa. Almeno uno dei due si farà, ed è già qualcosa.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG