Che il Mondiale sia una grande vetrina soprattutto per i più giovani è risaputo da sempre, in queste quattro settimane di calcio tutti i club del mondo hanno gli occhi puntati verso il Brasile alla ricerca di nuovi talenti da ingaggiare, magari facendo un buon affare. Questo discorso però si applica solo in parte all’attaccante belga Divock Origi, un classe 1995 alto 185 centimetri, che gli addetti ai lavori conoscono da un bel po’. Ieri è stato il suo giorno, suo è infatti il gol che ha regolato nei minuti finali la Russia di Fabio Capello, regalando al contempo la qualificazione agli ottavi al Belgio con un turno di anticipo.

Nel gesto tecnico di ieri pomeriggio si intravedono tutte le grandi qualità di questo ragazzo, si intuisce che è uno che con la porta ha un buon rapporto, non potrebbe essere altrimenti in questa generazione di predestinati agli ordini di Wilmots. Mandato in campo dal ct a partita in corso contro l’Algeria aveva fatto già vedere di che stoffa era fatto, ieri si è preso la scena con un gol bello e importante, il primo con la maglia dei Diavoli Rossi. Origi, figlio d’arte visto che suo padre ha vestito l maglia della Nazionale dello Zaire, è di proprietà del Lille e ha in Rudi Garcia uno dei più grandi ammiratori. Proprio il tecnico francese lo fece esordire lo scorso anno in Ligue 1, lo mandò in campo con la squadra in svantaggio di un gol contro il Troyes, in soli sei minuti e a neanche 18 anni compiuti Origi siglò il suo primo gol da professionista.

Quest’anno ha giocato con più regolarità, in tutto più di una trentina di partite e sei gol, numeri che hanno attirato l’attenzione dell’Arsenal che in primavera ha fatto un sondaggio per portarlo all’Emirates. Il Lille, consapevole di avere fra le mani un potenziale tesoro e con i Mondiali alle porte, ha preferito attendere, forte anche del contratto che lega il giocatore al club francese fino al 2016. Ora su di lui c’è anche la Roma, Garcia lo ha chiesto esplicitamente alla società che ha iniziato a valutare la situazione. Certo non sarà facile portarlo a vestire il giallorosso, le sue quotazioni già non bassissime sono destinate e lievitare in questi giorni, soprattutto se Wilmots lo schiererà in campo con regolarità visto lo scarso periodo di forma di Lukaku. Di sicuro il club capitolino farà di tutto per accontentare il suo allenatore e per rinforzare una squadra che il prossimo anno vuole un ulteriore salto di qualità.

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