A ottobre i legali di Stefano Mauri avevano presentato il ricorso al Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport. L’oggetto dell’istanza era la decisione assunta dalla Corte di Giustizia Federale del 2 ottobre 2013 con la quale infliggeva al calciatore la sanzione della squalifica per nove mesi complessivi (in sostanza, oltre all’omessa denuncia di Lazio-Genoa del 11 maggio 2011, a Mauri fu attribuita anche quella di Lecce-Lazio del 22 maggio 2011). La Corte motivò la squalifica per doppia omessa denuncia con un comunicato in cui sosteneva la mancanza di prove verso il centrocampista, ma allo stesso tempo affermava che entrambe le gare di cui trattasi siano state fatte oggetto di illecito e che l’andamento e il risultato delle stesse siano stati alterati.
In mattinata si è svolta davanti al Tnas la prima udienza nella controversia che vede Mauri contrapposto alla Federcalcio. L’incontro non ha dato esiti positivi. E’ fallito il tentativo di conciliazione tra le parti e la seconda udienza è stata fissata per sabato 21 dicembre. Il rinvio è stato deciso per dare tempo alla difesa della Figc di replicare ai motivi aggiunti depositati dai legali del giocatore della Lazio. Il ricorso riguarda la squalifica di 9 mesi inflitta a Mauri nell’ambito del processo al Calcioscommesse. Ieri, intanto, è scomparso il papà, Pietro, al quale il centrocampista brianzolo era molto legato, e che lo aveva supportato e incoraggiato durante il tutta la vicenda calcioscommesse.
Il comunicato integrale del Coni
La prima udienza della controversia tra il Sig. Stefano Mauri nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio si è svolta oggi presso la sede del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport.
Il Collegio arbitrale (Prof. Avv. Massimo Zaccheo, Presidente; Prof. Guido Calvi e Prof. Avv. Maurizio Benincasa) in apertura d’udienza ha esperito il previsto tentativo di conciliazione: sentite le parti e preso atto delle loro differenti posizioni, lo ha dichiarato concluso con esito negativo.
Il Collegio arbitrale ha dato atto che la difesa della parte intimata ha chiesto un termine di rito per replicare ai motivi aggiunti depositati dalla parte istante e, pertanto, ha fissato alla Federazione Italiana Giuoco Calcio il termine per il deposito di memoria in replica ai motivi depositati dalla parte istante.
Il Collegio arbitrale ha fissato l’udienza di discussione per sabato 21 dicembre 2013, alle ore 9:30, presso la medesima sede
L’istanza ha riguarda la decisione assunta dalla Corte di Giustizia Federale del 2 ottobre 2013 con cui, in parziale accoglimento del reclamo presentato dalla Procura Federale contro la decisione in precedenza emessa dalla Commissione Disciplinare Nazionale (C.U. n. 10/CDN 2013/2014 – 2 agosto 2013 C.U. n. 56/CGF 2013/2014), infliggeva al calciatore la squalifica per complessivi 9 mesi. Il Sig. Mauri era stato deferito, unitamente ad altri soggetti tesserati, il 9 luglio 2013 dalla Procura Federale per la violazione dell’art. 7, commi 1, 2 e 3, del Codice di Giustizia Sportiva per avere, prima dell’incontro Lazio – Genoa del 14 maggio 2011 e Lecce – Lazio del 22 maggio 2011, con altri soggetti tesserati e in concorso tra loro, posto in essere atti ad alterare lo svolgimento e il risultato del primo tempo della gara Lazio – Genoa e della gara Lecce – Lazio, prendendo contatti e accordi diretti allo scopo.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG