Il regista turco non stupisce più: i nerazzurri se lo godono dopo averlo acquistato a costo zero dai cugini, insomma una trovata geniale da parte di tutti.
Hakan Calhanoglu gioca da una stagione e qualche mese nella sua posizione da regista: bastarono 90 minuti, quelli contro il Barcellona lo scorso ottobre, per capire che quello sarebbe diventato il suo ruolo principale, lui che stato trequartista e ala d’attacco prima di mezzala.
La genesi della trasformazione
L’anno scorso l’Inter aveva perso in casa con la Roma e si preparava a fare i conti con l’infortunio serio di colui che era irrinunciabile, ovvero Marcelo Brozovic. Contro i giallorossi Asllani si era mostrato acerbo e quindi Inzaghi decide di provare il turco in regia: il resto è storia, l’ex Milan gioca perfettamente contro i catalani e segna anche il goal vittoria, quello che probabilmente ha inciso sul passaggio del turno. Secondo la Gazzetta dello Sport è una delle tre “scoperte” di cui va più fiero Inzaghi: le altre due sono Luis Alberto da trequartista a mezzala e Keita Balde da ala a seconda punta in grado di oltrepassare tranquillamente la doppia cifra di goal.
L’attualità
Calhanoglu è diverso da Brozovic soprattutto per la sua abilità nei lanci lunghi: quello di esterno di 60 e passa metri contro la Juventus è diventato virale in pochissimo tempo ma non stupisce chi lo vede allenarsi. Ecco che quindi va sottolineato come in questa sua escalation ci siano i meriti anche del giocatore del direttore sportivo Ausilio che rimase folgorato dal giocatore quando militava nel Bayer Leverkusen. Il turco si allena cercando di migliorarsi continuamente: adesso vale sui 60 milioni, un prezzo spropositato per quasi 30enne.
L’articolo Calhanoglu ormai è gigantesco: ecco come Inzaghi lo ha trasformato in uno dei migliori al mondo proviene da Notizie Inter.
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