Bollini, il tecnico dei biancocelesti, ha schierato una formazione priva di due giocatori quotati come Tounkara e Keita optando per un 4-3-3 con Rozzi (capocannoniere della squadra con 11 reti) come terminale offensivo. In casa Torino formazione tipo per Longo (recuperato anche l’acciaccato Cinaglia, che però siede in panchina) con il tridente formato da Aramu, Diop, Gyasi. La Lazio segna al 55′ con Lombardi coronando una maggiore intensità agonistica. A nulla è valso il forcing finale del Torino (tre goal falliti da Diop). I romani sbagliano in un paio di occasioni allo scadere il gol del raddoppio, ma resistono e si qualificano in semifinale.
Nell’altra partita il Chievo elimina la Juventus. I veneti passano al 18’ su un calcio di rigore concesso per il fallo dell’estremo difensore Branescu su Cisotti e trasformato da quest’ultimo. Il pareggio della Juventus arriva tre minuti più tardi grazie alla precisa punizione calciata da Magnusson. Ai supplementari la Juventus al 97’ colpisce un palo sulla punizione di Schiavone e prova ad attaccare a più riprese, ma il Chievo segna con un rasoterra di Ekuban. La Juve tenta il tutto per tutto nei minuti finali, ma il Chievo erge un muro impenetrabile e vola in semifinale.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG