L’ex difensore Fabio Cannavaro racconta diversi aneddoti della sua carriera da giocatore e da allenatore.
DAZN ha intervistato Fabio Cannavaro che ha parlato della sua Napoli ma non solo. “A Napoli c’è solo una squadra, non è come le altre città, i tifosi hanno un rapporto viscerale con la loro squadra e mi sarebbe piaciuto tanto rimanere al Napoli, un po’ come Totti nella Roma o Maldini a Milano. Purtroppo, la società non era il Napoli di oggi, era in difficoltà e dovette cedermi, ma io ho sempre mantenuto un legame forte con questa città“.
“Una volta sono entrato in scivolata su Maradona in una delle partitelle del giovedì tra la prima squadra e la primavera. Un dirigente mi ha detto: “Fabiooo fai piano” mentre Maradona mi ha detto ‘tranquillo, gioca normale‘. La Fiorentina ha un progetto molto valido. Ci sono stati dei contatti tempo fa, ma io ero ancora in Cina e la società cinese non mi fece tornare in Italia. I viola hanno un ottimo allenatore, avrei potuto allenare Vlahovic che a me piace molto: è un giocatore moderno ma allo stesso tempo ha ancora qualcosa dei giocatori del passato, a lui piace il contatto, è un attaccante forte che è sempre in grado di sentire l’uomo e non ha paura di lottare per la palla”.
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