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Cardinale svela tutto su Tonali: ecco perché è stato ceduto. Poi “l’annuncio” sul nuovo stadio e il futuro del Milan
Cardinale abbraccia i grandi temi del Milan annunciando le prossime mosse per il futuro. Rivela poi un retroscena su Tonali.
La Harvard Business School ha recentemente pubblicato un ampio report di 24 pagine dedicato al caso dell’AC Milan, squadra leggendaria del calcio italiano ora sotto la lente di ingrandimento per via della sua gestione sotto l’ala di Gerry Cardinale, figura chiave della società RedBird e attuale numero uno del club rossonero.
Il documento mette in evidenza le strategie, gli obiettivi e le sfide che Cardinale sta affrontando per trasformare il glorioso club in un’entità ancora più competitiva e redditizia sul panorama internazionale. Di seguito il pensiero di Cardinale sul futuro del Milan e il retroscena sulla cessione di Tonali.
La sfida Milan e un retroscena inedito sulla cessione di Tonali
La conquista dello Scudetto nel 2022 è stata un momento chiave sotto la gestione di Cardinale, un evento che ha scosso profondamente sia la tifoseria che lo staff, evidenziando il profondo legame che unisce i fan al loro club. La reazione dei sostenitori à stata descritta come “incredibile” da Cardinale, un fenomeno che ha consolidato la necessità di prepararsi a grandi traguardi futuri. La decisione di acquisire l’Milan non è stata vista di buon occhio da tutti, soprattutto fra gli investitori statunitensi abituati al panorama sportivo americano, per i quali il calcio europeo sembrava un terreno meno fertile per fare business. Cardinale ha sfidato questi preconcetti con l’introduzione di strategie innovative, come l’ingresso dei New York Yankees nel capitale societario, e ha poste le basi per portare il club a valutazioni economiche ambiziose nel lungo periodo. Il numero uno di RedBird ha affermato: “L’abbiamo acquistato per una cifra che corrispondeva a 3,6 volte i ricavi del club; i nuovi proprietari del Chelsea FC l’hanno acquistato per un multiplo di sette volte i ricavi se si considera l’earn out. Ho portato con me i New York Yankees per una piccola quota di minoranza, data la nostra partnership di lunga data con loro e il nostro desiderio di portare le migliori pratiche degli sport statunitensi in Italia. Penso che il Milan abbia il potenziale per diventare un’azienda da 5 miliardi di euro”. Cardinale ha poi svelato un retroscena molto singolare in merito alla cessione di Tonali.
La cessione di Tonali
Il numero uno di RedBird ha poi analizzato la cessione di Tonali al Newcastle, svelando dettagli inediti che offrono un quadro d’insieme davvero molto importante sulle strategie della società di Via Aldo Rossi. Nello specifico ha affermato: “Non lo abbiamo venduto al Newcastle United perché ne avevamo bisogno, lo abbiamo venduto perché abbiamo ricevuto un’ottima offerta e abbiamo fatto una valutazione rischio-rendimento. Abbiamo incassato 70 milioni di euro più un earn-out di 10 milioni, la cifra più alta di sempre in Serie A. E grazie a quella vendita abbiamo acquistato sei nuovi giocatori e rinnovato completamente la squadra. Non vendiamo per necessità, vendiamo per opportunismo. Se rimaniamo disciplinati, ci saranno sempre controparti sul mercato che permetteranno rendimenti straordinari per i giocatori”.
Dal staff dirigenziale allo stadio
La nomina di figure cruciali come Giorgio Furlani nel ruolo di AD e l’introduzione di Zlatan Ibrahimović in un ruolo dirigenziale dimostrano la volontà di Cardinale di rinnovare profondamente la gestione interna, scommettendo su personalità capaci di coniugare visione finanziaria e innovazione sportiva. Questa scelta rappresenta un tentativo di equilibrare responsabilità finanziarie e successo sul campo. Ha affermato: “Avrei potuto assumere qualcuno con un casting nel calcio europeo. Ma Giorgio pensa come pensiamo noi in RedBird. Lui, come Stefano Cocirio, è un po’ un unicum per il calcio europeo: giovane, libero dal fare le cose perché ‘è così che si sono sempre fatte’, ha una formazione da investitore, italiano ma istruito e formato negli Stati Uniti e nel Regno Unito“. Cardinale si è anche trovato a dover navigare tra le incertezze legate al progetto di un nuovo stadio e la pressione mediatica, due ambiti che rappresentano sfide significative per il raggiungimento degli obiettivi a lungo termine del club. La realizzazione di un impianto moderno e l’attenzione verso una comunicazione efficace sono considerati passi fondamentali per incrementare il valore dell’AC Milan.
Visione futura e cura della tradizione
Mentre Cardinale guarda al futuro, non dimentica di rendere omaggio alle radici storiche del club, paragonando il suo approccio a quello di personaggi come Silvio Berlusconi. Allo stesso tempo, mira a bilanciare ambizione sportiva e sostenibilità finanziaria, due elementi che considera cruciali per garantire il successo e la stabilità dell’AC Milan nei prossimi anni.
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