Caso biglietti: è arrivata nel primo pomeriggio la sentenza del Tribunale Federale, il primo grado della giustizia sportiva. Andrea Agnelli, presidente della Juventus, è stato condannato ad un anno di inibizione, mentre al club bianconero è stata comminata anche un’ammenda di 300.000 euro.
“Il Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare – si legge nella sentenza – , rigettate le eccezioni preliminari, ha accolto parzialmente il deferimento proposto dal Procuratore Federale e, per l’effetto, in parziale ridefinizione delle richieste formulate ha disposto le seguenti sanzioni:
Andrea Agnelli: anni 1 di inibizione e 20 mila euro di ammenda;
Francesco Calvo: anni 1 di inibizione e 20 mila euro di ammenda;
Stefano Merulla: anni 1 di inibizione e 20 mila euro di ammenda;
Alessandro Nicola D’Angelo: anni 1 e mesi 3 (tre) di inibizione e 20 mila euro di ammenda;
Juventus 300 mila euro di ammenda”.
Subito dopo la sentenza, la Juventus ha annunciato tramite una nota ufficiale che ricorrerà al secondo grado di giustizia sportiva, ossia la Corte d’Appello.
“Juventus Football Club – recita la nota – , preso atto dell’odierna decisione del Tribunale Federale Nazionale, preannuncia ricorso presso la Corte Federale di Appello nella piena convinzione delle proprie buone ragioni, che non hanno ancora trovato adeguato riconoscimento. La società esprime la propria soddisfazione perché la sentenza odierna, pur comminando pesanti inibizioni nei confronti del Presidente e delle altre persone coinvolte, ha dopo ampia valutazione del materiale probatorio acquisito escluso ogni ipotesi di legame con esponenti della criminalità organizzata. Juventus Football Club – conclude la società bianconera – ha fiducia nella giustizia sportiva e ribadisce di aver sempre agito in un percorso condiviso con le Forze dell’Ordine con l’obiettivo di contribuire alla piena salvaguardia della sicurezza e dell’ordine pubblico”.
Soddisfatto a metà il Procuratore Federale, Giuseppe Pecoraro, che aveva chiesto per Agnelli due anni e mezzo, oltre che la chiusura dell’Allianz Stadium per due turni e quella della Curva Sud per un turno. All’Ansa, Pecoraro ha preannunciato appello nella speranza di ottenere una pena più dura:
“Sono parzialmente soddisfatto perché siamo riusciti a provare la colpevolezza di tutti, ma i fatti sono talmente gravi che secondo me andavano sanzionati di più. Per questo presenteremo ricorso. Credo sia utile la valutazione di un’altra corte – aggiunge Pecoraro – , tenendo presente che le risorse derivanti dal bagarinaggio sono andate alla criminalità organizzata e questo è gravissimo”.
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