Come in quel giochino in cui bisogna unire con un tratto i puntini neri numerati, la voce dei commentatori sportivi italiani abbina il nome di Antonio Cassano (ufficialmente ex giocatore del Parma) alla Juventus. Chissà, magari Marotta che con Fantantonio ha vissuto il momento del vero trampolino di lancio della propria carriera alla Sampdoria un pensiero ce lo fa. Bisogna vedere se sono d’accordo anche Allegri (che al Milan ha avuto una discreta convivenza) e soprattutto i senatori dello spogliatoio bianconero. Quindi i vari Buffon, Pirlo, Bonucci, Barzagli, Chiellini e Marchisio. Non che vengano interpellati, a Torino non funziona così, però ci sono tanti però.

Il punto a favore è che il gruppo Juve non si sente totalmente attrezzato (nei ricambi) per la Champions League. In campionato sposta poco, se non che Cassano sarebbe anche un buon cambio naturale per Tevez, proprio in prospettiva internazionale dato che con il Borussia l’idea oggi è quella di giocarsela alla pari. Il punto contrario non solo l’anagrafica e i continui screzi mediatici con la juventinità, ma anche il messaggio che passerebbe in una realtà come quella bianconera.

Oltretutto si tratterebbe di un accordo davvero a tempo determinato, di quelli che non danno grandi stimoli, per un calciatore che in carriera per colpe anche proprie ha vinto davvero poco o niente: lo scudetto di Ibra al Milan, lo scudetto da fantasma al Real Madrid e due Supercoppe Italiane giusto per presenza. Lontani i tempi del miglior giovane calciatore italiano (2001 e 2003), ma la Juve ci ha provato: contatto con BozzoA, procuratore di fiducia di Marotta, e allora tutto può succedere…

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