Questa sera su Italia 1 poco prima di mezzanotte verrà trasmessa un’intervista realizzata ad Antonio Cassano per il programma Confessione Reporter. A porre le domande al fantasista barese non sarà un giornalista, ma Marco Tardelli, attuale vice di Giovanni Trapattoni all’Irlanda.
L’attaccante dell’Inter, come quasi sempre accade nelle sue uscite pubbliche (le più recenti polemiche riguardano la frase sui gay e quella sui soldatini alla Juve), ha lasciato il segno con alcune dichiarazioni interessanti, che sono state anticipate da La Gazzetta dello Sport. L’ex di Bari, Roma, Real Madrid, Sampdoria e Milan, analizzando la sua carriera fino ad oggi, ha fatto una seria autocritica:
E’ stata colpa mia se non ho avuto una carriera migliore. Pensavo che con la sola qualità si andasse avanti. Ho giocato in grandi squadre, ma ho fatto sempre poco. Ho fatto più casini della grandine. Il 99% delle volte ho sbagliato io, però gli altri mi mettevano nelle condizioni di sbagliare. Passavo dalla ragione al torto in un attimo.
Il 30enne passato la scorsa estate dal Milan all’Inter, dopo un buon europeo disputato da protagonista con la maglia della Nazionale ha aggiunto:
Ho fatto il 50% di quello che potevo, ho sempre avuto un modo di allenarmi non professionale.
Cassano, che, tornato in campo domenica scorsa dopo oltre un mese di stop per infortunio, in questa stagione non ha perso occasione di discutere in maniera molto vivace persino con il mite Stramaccioni, ha parlato anche della sua vita privata e di come, dopo aver subito l’ictus, abbia riscritto le priorità della sua vita. Il barese, dopo aver confessato di non sentire assolutamente la mancanza della figura paterna, ha lanciato una sorta di appello ai figli Christopher e Lione, avuti entrambi da Carolina Marcialis:
Ai miei figli dico che la cosa più importante è non fare calcio. Questo calcio mi ha stancato, troppa gente finta, troppi… Mister, si può dire leccaculo?
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