Dopo aver perso le prime 3 partite di Champions League, l’Atalanta di Gasperini è riuscita questa sera a conquistare un punto a San Siro fermando il Manchester City sull’1-1. Questo pareggio ha il sapore dell’impresa (ed anche un po’ della beffa), sostenuta stasera da qualche colpo di fortuna non da poco.

La partita è iniziata malissimo per i bergamaschi, passati in svantaggio già al sesto minuto con un gol di Sterling. L’Atalanta ha rischiato a più riprese di incassare il 2-0 nel corso del primo tempo, durante il quale il City è stato dominante. Al 42esimo è arrivata anche la chance del KO per gli uomini di Guardiola, malamente sprecata da Gabriel Jesus che ha spedito sul fondo un calcio di rigore concesso per un fallo di mano di Ilicic.

I nerazzurri avrebbero certamente accusato psicologicamente il doppio svantaggio ed invece nel secondo tempo sono così potuti rientrare in campo convinti di poter far male al City. Dopo 4 minuti è arrivato il gol di Pasalic, che ha ristabilito il punteggio di parità.

L’1-1 ha galvanizzato l’Atalanta, che si è resa protagonista di un ottimo secondo tempo, sfiorando in almeno un paio d’occasioni il 2-1. All’81esimo sembrava arrivato il momento della svolta quando Claudio Bravo si è reso protagonista di un fallo da ultimo uomo fuori area su Ilicic, lasciando la sua squadra in 10 uomini. In panchina, inoltre, non c’era più nessun portiere pronto ad entrare in campo perché lo stesso Bravo era subentrato tra i due tempi al posto di Ederson, fermato da un problema muscolare.

Guardiola ha così deciso di mandare in porta Kyle Walker, che nella vita fa il terzino destro. Da calcio di punizione l’Atalanta ha subito provato a cercare il gol con il neo entrato Malinovsky, sul quale Walker si è riuscito ad opporre in due tempi un po’ goffamente. Questa è anche stata l’ultima occasione che ha avuto l’Atalanta, alla quale il City ha letteralmente nascosto il pallone fino al triplice fischio finale, arrivato dopo i 7 minuti di recupero – decisamente pochi – decisi dall’arbitro.

Alla fine questo pareggio, per come è maturato, non ha neanche un sapore così dolce per i nerazzurri, che comunque si possono consolare con il pensiero di essere ancora in corsa per il passaggio del turno grazie al contemporaneo pareggio per 3-3 tra Dinamo Zagabria e Shakhtar Donetsk.

Juventus-Lokomotiv Mosca 2-1

Al termine di una partita sofferta, che probabilmente non avrebbe neanche meritato di vincere, la Juventus è riuscita a portare a casa 3 punti pesanti che valgono la qualificazione matematica agli ottavi di Champions League. Il primo tempo in casa della Lokomotiv Mosca si è sbloccato dopo appena 4 minuti di gioco in favore della Juventus, passata in vantaggio grazie ad un tap-in da zero metri da parte di Ramsey, il più rapido di tutti nello spingere in rete un pallone sfuggito goffamente a Guilherme dopo un calcio di punizione, non particolarmente irresistibile, di Ronaldo.

La partita sembrava ormai in discesa ed invece al 12esimo minuto è arrivato il gol di Miranchuk che ha riportato il punteggio in parità. Dopo la rete del pareggio non c’è stata una vera reazione da parte della Juventus, che anzi ha gradualmente iniziato ad esporsi ai contrattacchi degli avversari ogni qualvolta sono riusciti ad interrompere il suo sterile possesso palla.

La svolta è arrivata solo in pieno recupero quando Douglas Costa, entrato poco prima per Khedira, si è messo a fare il fenomeno; il brasiliano è partito palla al piede dalla fascia sinistra ed ha iniziato a saltare gli avversari come fossero birilli per poi scambiare al limite con Higuain – autore di una sponda di tacco eccellente – concludendo quindi in rete. Forse è proprio l’imprevidibilità di Douglas Costa che mancava a questa Juve.

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ultimo aggiornamento: 06-11-2019