Mediaset e Sky tornano a farsi la guerra? Negli ultimi due anni le due pay-tv italiane sembravano aver trovato un punto d’equilibrio, scambiandosi i diritti televisivi per fornire ai propri clienti il “pacchetto” calcistico più completo possibile. Nell’estate 2012, infatti, Sky aveva ceduto a Mediaset la sub-licenza dei diritti per la Champions League, che aveva acquistato in esclusiva per 3 anni, ricevendo in cambio i diritti a trasmettere tutta l’Europa League ed anche il big match del mercoledì di Champions, che Mediaset trasmetteva in chiaro catturando tutta l’audience.
Da due anni a questa parte, quindi, le due offerte calcistiche erano diventate uguali per quanto riguarda Serie A e coppe europee, e questa alleanza sembrava essersi ulteriormente rafforzata la scorsa estate, quando Murdoch decise di cedere i diritti del neonato Fox Sport ai competitor del digitale terrestre. Questo sostanziale equilibrio, tutto a vantaggio degli utenti, liberi di scegliere a quale Pay Tv abbonarsi senza rinunciare a nulla, potrebbe durare solo fino al termine della stagione 2014/2015, quando scadranno le licenze attuali e quindi anche le sub-licenze.
Mediaset, infatti, a sorpresa ha vinto la gara per i diritti televisivi della Champions League per il triennio 2015-2018 per una cifra molto vicina ai 700 milioni di euro, offrendo, almeno secondo le indiscrezioni, una 70ina di milioni in più rispetto a Sky. La Pay Tv belusconiana si è aggiudicata anche i diritti per il big match del mercoledì da trasmettere in chiaro, mettendo così del tutto fuorigioco Sky Sport.
Potrebbe trattarsi dell’inizio di una guerra dei diritti tv per strappare clienti alla concorrenza, ma potrebbe anche essere il preludio ad un nuovo scambio di sub-licenze. Potrebbe succedere, infatti, che Mediaset decida di cedere i sub-diritti della Champions League in cambio di qualche altro evento sportivo che Sky possiede in esclusiva, ad esempio la Formula 1 o la MotoGp, strappata a Mediaset in vista del prossimo motomondiale o magari chi lo sa, quelli del Mondiali di Brasile 2014. Gli abbonati non possono che sperare in una soluzione di questo tipo per evitare di iniziare ad informarsi su disdette e nuovi abbonamenti.
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