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Pericolo scongiurato per l’Atletico Madrid. Thibaut Nicolas Marc Courtois, il portiere 24enne belga che si sta rivelando un’autentica saracinesca per l’Atletico Madrid, potrà giocare le due partite di semifinale contro il Chelsea. Non esiste nessuna clausola che può impedire all’estremo difensore di scendere in campo contro il club che lo ha prestato agli spagnoli. Questo è il succo di un comunicato dell’Uefa da cui traspare un certo fastidio per la vicenda. Il massimo organismo europeo diffida tutte le società di calcio all’utilizzo di questo tipo di pratiche:
“In risposta a notizie riportate dai media sulla situazione del portiere dell’Atletico Madrid, Thibaut Courtois, la Uefa vuole confermare la sua posizione. L’integrità delle competizioni sportive e’ un principio fondamentale. I regolamenti della Champions League e i regolamenti disciplinari Uefa contengono articoli chiari che proibiscono rigorosamente ai club di esercitare (o tentare di esercitare) un’influenza di qualsiasi tipo sui giocatori da schierare (non schierare) in una partita. Pertanto, qualsiasi clausola dei contratti privati tra i club che potrebbe esercitare un’influenza del suddetto tipo, deve essere considerata nulla e non applicabile ai fini Uefa. Inoltre, qualsiasi tentativo di applicare le suddette clausole costituisce una chiara violazione dei regolamenti della Champions League e dei regolamenti disciplinari e deve essere sanzionata di conseguenza”.
Se Simeone dovesse decidere di schierare il giovane Courtois nell’undici titolare della semifinale contro il Chelsea la clausola prevederebbe un risarcimento di 3 milioni di euro ai londinesi per ogni partita giocata. Gianni Infantino, segretario generale dell’Uefa, ha rilasciato una dichiarazione alla redazione di Sport Mediaset:
“Non ci possono essere ingerenze contrattuali dei club sull’utilizzo dei giocatori. L’Uefa non prevede questo tipo di clausole che a livello europeo non esistono. Per noi è tutto molto chiaro e per questo abbiamo precisato la questione prima del sorteggio. Courtois è un giocatore dell’Atletico Madrid e il Chelsea non può esercitare pretese sul suo utilizzo nella semifinale di Champions League. Ogni ingerenza è vietata e, se esercitata, il Chelsea andrà incontro alle sanzioni previste.”
L’Atletico, probabilmente, schiererà il portiere perché si tratta di due importanti troppo importanti per la storia del club. Ma se fosse stata una partita del girone? I Blues avrebbero potuto anche fare fare pressioni “sottobanco” al club di Madrid, che a sua volta sarebbe stato costretto a non schierare il portiere belga, magari giustificandosi con un infortunio dell’ultima ora. In quel caso come fa l’Uefa a stabilire che la decisione presa dai Colchoneros è scevra da ogni influenza del Chelsea? Ad ogni modo si tratta di una vicenda che fungerà da precedente per tutti i club dalla “clausola facile” e forse è opportuno che l’Uefa prenda provvedimenti subito verso questo tipo di accordi.
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