Il Chelsea vince all’ultimo respiro una sfida che si è rivelata più difficile del previsto e mantiene i sette punti di vantaggio sul Manchester City. Contro l’Everton Josè Mourinho schiera Cuadrado dal primo minuto di gioco e l’ex viola non viene tradito dall’emozione. Davanti al pubblico dello Stamoford Bridge il colombiano si districa bene in velocità, mettendo in difficoltà la difesa dell’Everton in più di un’occasione, ma non trova il guizzo finale per incorniciare il suo esordio dall’inizio. Gli ospiti giocano una partita molto attenta in difesa e provano a pungere di tanto in tanto la retroguardia del Chelsea con i vari Lennon, Naismith e l’ex Lukaku, ma spesso si trovano davanti il solito, grande, Cech.
La partita – Si lotta su ogni pallone sin dai primi minuti, il livello di agonismo rispetta la tradizione della Premier League. Matic e Willian ci mettono poco ad ingranare la quinta, dall’altra parte Cech ferma Lukaku. Cuadrado comincia a prendere la mira, Remy prova a sorprendere Howard in un paio di occasioni, ma l’estremo difensore statunitense non vuole sfigurare davanti a Cech. Il primo tempo termina a reti inviolate, il Chelsea non sfonda e l’Everton non trova il pertugio in contropiede.
Nella ripresa l’onnipresente Hazard e ancora Matic mettono i brividi alla difesa dell’Everton, poi ci prova Willian che trova davanti a sé Howard. L’occasione più grande della partita capita sorprendentemente all’Everton: un cross basso pesca Lukaku davanti a Cech che però compie un grandissima parata allungando il piede sinistro. Poco dopo gol annullato a Matic per fuorigioco di Ivanovic, decisione giusta. L’espulsione di Barry è un campanello d’allarme per l’Everton che un minuto dopo subisce il gol di Willian: l’ex Cska calcia di prima un pallone respinto dalla difesa avversaria, traiettoria beffarda in una selva di gambe, stavolta Howard è inevitabilmente battuto. Gol, match e primato consolidato per il Chelsea.
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