Il Borussia Dortmund fa sul serio per Ciro Immobile: l’interessamento del club giallonero per il 24enne di Torre Annunziata era noto da tempo, ma nella giornata di oggi è cominciata la vera e propria trattativa con cifre, proposte e un contratto pronto per l’attaccante. Tre emissari del sodalizio della Westfalia, per la precisione Michael Zorc (direttore generale), Ben Runger (consulente) e Giacomo Petralito (intermediario) sono atterrati a Caselle nel pomeriggio con un volo privato, dirigendosi subito in Corso Galileo Ferraris 32 per parlare con l’amministratore delegato della Juve Beppe Marotta.
Un’ora e mezzo di colloquio per presentare un’offerta ufficiale ai bianconeri che, ricordiamolo, ad oggi detengono la metà del cartellino di Immobile in compartecipazione col Torino. Il Borussia ha messo sul piatto 14 milioni cash più 3 di bonus, chiaramente da spartirsi coi cugini granata, la Juve ha replicato che l’affare si può fare ma bisogna fare in modo che si arrivi a 20 milioni, surplus compresi. E’ trapelato ottimismo dalla riunione, anche se Urbano Cairo, insieme a Gianluca Petrachi, non si è ancora pronunciato rimandando ogni discorso a fine campionato; il numero uno torinista ha però sentito l’opinione del giocatore che pare determinato ad accettare.
Per lui pronto, come detto, un contratto di cinque anni a due milioni di euro netti all’anno, cifre eventualmente aumentabili a secondo di obiettivi e prestazioni. Dunque le basi per fare di Immobile il primo calciatore italiano del Borussia Dortmund ci sono tutte (escludendo Nevio Scala che invece ne fu l’allenatore), sarebbe un buon colpo per i tedeschi che perso Lewandowski a zero (destinazione Bayern Monaco), si sono già tutelati con Ramos dell’Hertha Berlino e ora vogliono chiudere il discorso inerente il reparto offensivo accaparrandosi anche l’attuale capocannoniere della Serie A.
Prelevato dalla Juve nel 2008 dagli Allievi del Sorrento su segnalazione di Ciro Ferrara, Immobile ha poi fatto sfaceli con la maglia della Primavera bianconera vincendo da protagonista due Tornei di Viareggio e esordendo in prima squadra sia in campionato che in Champions League. Poi i prestiti, prima in Toscana con poche fortune (a Siena e Grosseto), fino all’esplosione di Pescara con Zeman; l’anno passato la comproprietà col Genoa ma a Marassi non riuscì a lasciare il segno, tutt’altra storia a Torino sponda granata (l’estate scorsa il Toro prelevò la metà del suo cartellino dopo che il Genoa vi aveva rinunciato) dove quest’anno è stato il trascinatore della squadra a suon di gol insieme ad Alessio Cerci.
Non sono tanti gli italiani che hanno avuto fortuna in Germania col pallone: i primi avventurieri furono Giovanni Trapattoni, Nevio Scala e Ruggiero Rizzitelli, poi dopo i Mondiali tedeschi Luca Toni aprì le danze nel 2007 trasferendosi al Bayern, dopo di lui Barzagli, Oddo, Zaccardo, Camoranesi, Molinaro, l’anno passato i giovani Luca Caldirola al Werder Brema e Giulio Donati al Bayer Leverkusen, senza dimenticare Jacopo Sala e Federico Macheda, che hanno militato rispettivamente nell’Amburgo e nello Stoccarda. Vedremo se a questa schiera di giocatori potrà aggiungersi il nome di Ciro Immobile, anche se le sensazioni in questo senso sono molto positive.
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