Le parole di Rodri, centrocampista e autore del gol vittoria del Manchester City, nella finale di Champions League contro l’Inter
Rodri ha parlato a France Football della finale di Champions League dello scorso anno tra Manchester City e Inter.
PAROLE – «Il calcio a questo livello ti espone in modo straordinario, ancora di più in tali circostanze. È stata la prima Champions League del Manchester City, a raggiungere uno storico treble. Un momento di orgoglio incredibile, per me e la mia famiglia. Ho ripensato a tutto il mio viaggio, agli sforzi fatti per arrivare a questo momento. E soprattutto, è una sensazione incredibile capire che ho avuto un impatto sulla vita dei sostenitori della città in tutto il mondo. Ricordo la durezza della partita, che è stata bloccata, la situazione in cui ricevo la palla con la sensazione che ci sia una foresta di giocatori in un piccolo spazio, questo tiro che parte perfettamente e finisce in rete, lo sprint più veloce della mia vita per andare a festeggiare vicino al corner, e la frase che dico subito ai miei compagni che sono venuti a festeggiare con me: “Ragazzi, altri venti minuti! Venti minuti! “Perché non è stato fatto nulla in quel momento. Abbiamo sofferto fino agli ultimi secondi. È stato così speciale, così grande al fischio finale. Soprattutto, ho sentito la liberazione. Perché il club ha lottato per questo momento per così tanto tempo, arrivandoci molto vicino molto spesso. E perché anch’io ho lottato tutta la vita per vivere questo momento. Mi vedo sul prato lasciar andare e piangere. Perché, in quel momento, il cervello si ferma e le emozioni prendono il sopravvento, non c’è più controllo. Capiamo che è al di là di noi, è anche al di là della squadra e del club, è un momento per i milioni di fan in tutto il pianeta. È oltre la comprensione. Ecco perché siamo sopraffatti dalle emozioni».
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