L’opinionista Paolo Condò si interroga su come cambierà il gioco dell’Inter ora che in avanti c’è un attaccante come Lukaku.
Paolo Condò su Repubblica elogia il mercato dell’Inter al etto di qualche incognita. “Il ritorno di Lukaku, cult-player di Conte che Inzaghi ha richiesto con grande determinazione, rende la squadra sicuramente più forte, ma instilla qualche dubbio a proposito del gioco. Conviene svuotare nuovamente lo spazio davanti a Romelu per farlo correre palla al piede verso la porta, oppure trovare una soluzione mediana che tenga la squadra più alta avvicinando Lautaro alla zona di tiro? La possibilità di alternare Çalhanoglu a Mkhitaryan spinge alla seconda ipotesi, ma ci vorrebbe un Gosens più vitaminico di quello visto fin qui“.
“Lukaku a prezzi stracciati — un anno e poi si vedrà, ma nella logica dell’instant team va benissimo così — , Mkhitaryan da svincolato, il talentuoso Asllani per coprire Brozovic, Onana per giocarsi la porta col declinante Handanovic. L’Inter ha arricchito il proprio organico, eppure i mugugni attorno al suo mercato si sprecano. Perché? La risposta di pancia chiama in causa Dybala e Bremer, due obiettivi dichiarati eppure perduti. Milan Skriniar, lo stopper “fisico” incarna da sempre i valori dell’Inter diventando un beniamino della folla. Se il rilancio parigino un po’ atteso e un po’ temuto arriverà sul serio, per la gente nerazzurra sarà un momento di profonda malinconia. Se non arriverà, considereremo l’Inter sullo stesso piano del Milan nel derby per la seconda stella. Un duello fra una ciurma che vive moment- by-moment senza chiedersi del proprio domani, e un equipaggio del futuro tornato nel presente deciso a non mollare nulla”.
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