Dopo le polemiche di Coppa Italia, con il famoso rigore concesso durante i tempi supplementari, la Roma si rituffa nel campionato con la sfida del Franchi contro la Fiorentina. Rudi Garcia sa che per la sua squadra è un momento abbastanza delicato, l’armonia dello spogliatoio della scorsa stagione sembra vacillare e i risultati di queste ultime settimane non sembrano essere incoraggianti. Il primo posto dista ora 5 punti e con la Juventus impegnata in casa con il Chievo, un passo falso in Toscana potrebbe essere difficile da digerire per i tifosi, che intanto hanno iniziato a mugugnare.

Il francese si rifugia dietro i numeri (è la seconda miglior Roma di sempre nel campionato a 20 squadre), riconosce il momento di appannamento della sua squadra che ha portato tre pareggi nelle ultime cinque partite, ma non sembra preoccupato, perché in fondo c’è ancora tutto il girone di ritorno da giocare. Ma la sfida contro i viola non sarà semplice, per questo chiede il massimo della concentrazione:

La squadra sta bene è serena e tranquilla, ma anche motivata. Sarà una bellissima gara da giocare sulla carta. La Fiorentina gioca sempre bene a pallone e sarà un buon test. Dobbiamo essere fiduciosi nella sfida contro la Fiorentina per prendere i tre punti contro una squadra forte con buoni giocatori. Questo è il nostro obiettivo e faremo il massimo per ottenerlo. Ci siamo allenati con voglia ed entusiasmo e mi aspetto di vedere lo stesso in campo. Non so perché ci sia maggior scetticismo. Siamo a metà campionato e ci sono 57 punti in palio. Io guardo in avanti e la squadra deve fare lo stesso. Stiamo andando a corrente alternata e dobbiamo trovare continuità perché possiamo fare meglio. Ma in generale questa è la seconda Roma di sempre nei campionato a 20 squadre. La critica ci può stare, ma deve esserci rispetto.

Garcia in occasione della trasferta di Firenze non può far affidamento sul solo Torosidis, oltre ovviamente agli infortunati di lungo corso, tra i convocati anche Manolas che non è al 100%. Qualche dubbio di formazione riguarda la fascia destra con un ballottaggio che sarà risolto soltanto domani:

Sono tutti convocati. Manolas non è al 100%, ma non ci sono rischi di ricadute perché si è allenato regolarmente in questi giorni. Sta bene. Maicon e Florenzi sono in lotta per una maglia. Ho delle scelte da fare e le farò. Per me la cosa importante è che i giocatori sappiano giocare con diversi moduli così possiamo cambiare anche in corsa senza fare sostituzioni. Abbiamo almeno tre moduli da ruotare e i giocatori sanno adattarsi a tutto. Le scelte che faccio sono sempre per migliorare la squadra e vincere la partita, non cerco mai di adattarmi agli avversari. A volte devo far giocare calciatori che non sono al 100%, che stringono i denti, e per questo giocano un po’ meno bene, ma sul piano fisico vedo una squadra che sta bene. La condizione fisica non condiziona il nostro modo di giocare.

Ovviamente non potevano mancare le domande sul famoso rigore concesso contro l’Empoli, per l’intervento di Zielinski su Paredes. A fine partita quattro giorni fa il tecnico aveva affermato con una certa sicurezza che la decisione dell’arbitro era corretta. Oggi si è mostrato più diplomatico, spiegando che a suo modo di vedere l’episodio non è chiarissimo. In questi giorni è stato accusato di essersi “italianizzato”, per la sua attitudine alle polemiche che lo scorso anno sembrava meno marcata, per il francese è un complimento:

Mi hanno detto anche che mi sono italianizzato, ma credo sia una cosa positiva. Sono fiero di questo e contento perché voi italiani siete brave persone. Io cerco di dare un gioco che piaccia ai nostri tifosi e capisco che dopo Empoli siano stati un po’ dispiaciuti per la nostra prestazione. Può succedere nel corso della stagione, ma posso dire che il rigore è dubbio. Può esserci come no, ma non c’è certezza. Io credo che serva la tecnologia per aiutare i direttori di gara, ma non la moviola. Io penso che il rigore ci fosse, ma so che il 50% della gente dice il contrario. Bisogna dare fiducia agli arbitri perché possono sbagliare.

Garcia non vuole parlare di Juve, dice che la sfida di ritorno contro i bianconeri è ancora lontana. Allo stesso modo evita di rispondere alle domande sul mercato, si affida a Sabatini e si dice totalmente fiducioso riguardo al suo operato. Nella sua testa oggi c’è solo la Fiorentina, ai giallorossi serve la vittoria per non vedere la vetta allontanarsi sempre di più.

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ultimo aggiornamento: 24-01-2015


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