Niente calcoli, al Camp Nou i novanta minuti faranno storia a sé: sarà un Milan concentratissimo quello che domani sera si presenterà al cospetto del Barcellona, una squadra ultimamente in balia di se stessa (qualcuno parla di autogestione dopo l’addio di Guardiola e i problemi di salute di Vilanova) ma in ogni modo capace di incantare e di far male ad ogni pié sospinto. Lionel Messi contro le italiane ha fatto più o meno sempre cilecca, ma l’argentino come da copione sta segnando a raffica: fosse solo lui l’unico spauracchio, per la truppa di Massimiliano Allegri ci sarebbe di che star tranquilli, il problema è che i blaugrana fanno paura tutti, uno per uno. Ma se prima della gara d’andata questi discorsi ponevano i rossoneri su un piano di inferiorità, quasi da vittime sacrificali, dopo il 2-0 di 15 giorni fa il discorso è cambiato.
Guai però a pensare che in Catalogna si partirà con due gol di vantaggio al fischio di inizio: è questo il concetto chiave, a prescindere dalla tattica e dalle formazioni, che ha voluto far passare Allegri ai suoi ragazzi. Un diktat che ha ribadito anche nella conferenza stampa di presentazione al match: “Se non prendiamo gol passaimo il turno. Non dobbiamo pensare alla partita dell’andata: non ci sentiamo favoriti e credo che domani sera dovremo fare una grande partita“. Il ragionamento fila, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo un Camp Nou assetato di gol; il tecnico livornese ne è consapevole, pur come ovvio non fasciandosi la testa:
“Il Barcellona ha grande esperienza, se guardiamo le presenze che hanno loro rispetto a noi, domani non dovremmo scendere in campo. Sono molto fiducioso. Indipendentemente dal risultato, la squadra farà una grande partita e se avremo un briciolo di fortuna potremo passare il turno. Loro ci daranno molta pressione e cercheranno un gol all’inizio. Noi dovremo scendere in campo sapendo che dovremo fare un gol, magari due per stare tranquilli”.
Le foto dell’andata, Milan – Barcellona 2-0
Non si sbottona e col suo solito aplomb da toscano di mare non tradisce la benché minima emozione; piuttosto Allegri rimane realista eppure lucido nell’analisi della gara che sarà. Una partita in cui il Milan sfodererà il tridente per cercare di infilare gli avversari riversati in avanti assetati di “remuntada“, con ogni probabilità il reparto offensivo sarà occupato dal solito El Shaarawy, da Boateng e dal baby Niang. Mexes è in dubbio e lo sarà fino a domani, De Sciglio proverà a farsi scivolare addosso l’emozione, a centrocampo guiderà la battaglia capitan Massimo Ambrosini. Il biondo mediano è tipo di esperienza:
“Se un giocatore vuole diventare grande deve passare anche da queste partite e alcuni nostri giocatori sono molto smaliziati. Dobbiamo ripetere la gara dell’andata. Abbiamo tanto da perdere ma anche da guadagnare. Le percentuali per passare il turno sono ancora uguali. Abbiamo un risultato che non ci tiene a riparo dai pericoli. Il Barcellona? Hanno tanti campioni ma anche noi siamo pronti a questa partita. Messi ci può fare anche due gol ma se noi segnamo, andiamo avanti. Ma non c’è solo lui. Come si battono? Dovremo giocare con molto coraggio e il vantaggio diventerà importante se giocheremo in maniera propositiva. Se pensiamo solo a difenerci non ci siamo”.
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