Le porte della nazionale non sono chiuse per Antonio Di Natale. Il capitano dell’Udinese non è stato convocato da Cesare Prandelli per la sciagurata spedizione in Brasile, ma potrebbe tornare a vestire d’azzurro con Antonio Conte. Il Ct oggi ha visitato il centro sportivo dei friulani insieme al Team Menager Lele Oriali ed oltre a confrontarsi con lo staff tecnico dei bianconeri si è anche fermato a parlare qualche minuto con Totò, giocatore inesauribile che proprio domenica scorsa ha firmato il gol numero 200 in Serie A.
Nonostante Di Natale abbia compiuto 37 anni lo scorso mese, resta ancora il grande trascinatore dell’Udinese. Anche quest’anno i numeri parlano chiaro: 11 i gol messi a segno nelle 12 partite disputate tra Serie A e Coppa Italia. Un giocatore così farebbe la differenza in qualsiasi squadra e sarebbe un delitto vederlo appendere gli scarpini al chiodo nel futuro prossimo come lo stesso Di Natale aveva annunciato di voler fare nella primavera scorsa.
Fortunatamente la famiglia Pozzo è riuscita a dissuaderlo dal suo intento, e oggi il CT della Nazionale ha cercato di regalare nuove motivazioni ad uno dei talenti più cristallini degli ultimi 20 anni del calcio italiano. Totò è ancora decisivo nonostante l’età e per questo motivo Antonio Conte gli ha detto chiaramente che lo convocherebbe immediatamente se ci fosse un torneo alle porte:
“Parlando con Totò gli ho detto che se oggi dovessimo avere una competizione ufficiale, verremmo qui a bussare alla sua porta. Sta facendo qualcosa di incredibile, non posso che fargli i complimenti e augurargli il meglio”.
Il messaggio è chiaro: adesso non ti convoco perché hai una certa età ed ho altri giocatore da provare, ma in una competizione breve come un Europeo ti porterei con me. E’ naturalmente presto per immaginarsi Di Natale ai prossimi Europei; la qualificazione non è stata ancora ottenuta e soprattutto il capitano dell’Udinese dovrebbe rinviare il ritiro giocando ancora un anno e mezzo a questi livelli. Non ci resta altro che sperare di vedere un Di Natale in grande spolvero nella prossima primavera perché all’Italia farebbe davvero comodo un bomber instancabile come lui, e poco in porta se in testa avrà qualche capello bianco in più.
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