Il 19 maggio sarà Atalanta-Juventus la finale di Coppa Italia che andrà in scena all’Olimpico di Roma. Il gol dell’ex Zapata e una doppietta di Pessina mandano meritatamente in finale la squadra di Gasperini contro un Napoli che ha da rimproverarsi un pessimo primo tempo.

L’Atalanta vince con merito una gara dominata nella prima frazione di gioco. Decisamente meglio il Napoli nella ripresa grazie anche alle modifiche tattiche apportate da Gattuso nell’intervallo. Ma dopo il gol di Lozano che ha riaperto il match, nel miglior momento dei partenopei, è arrivato il gol qualificazione di Pessina che con una splendida giocata firma la propria doppietta personale e manda la Dea alla sua quinta finale di Coppa Italia della sua storia. La squadra di Gasperini affronterà la Juventus per un’inedita e, si presume, spettacolare finale.

LA PARTITA

Pronti via sono gli ospiti a rendersi pericolosi con una doppia occasione capitata sul destro di Insigne, ma entrambe le conclusioni del 24 partenopeo terminano di poco lontano dalla porta difesa da Gollini. Al 10′ l’Atalanta passa in vantaggio grazie ad un siluro dai 25 metri di Duvan Zapata, per il classico gol dell’ex. Il Napoli risente del colpo subito e sei minuti più tardi arriva anche il raddoppio dei padroni di casa. Gosens trova una splendida imbucata in area di rigore per Zapata. Il centravanti colombiano apre il piattone e spiana la strada per l’accorrente Pessina che, col sinistro, deposita il pallone alle spalle di Ospina grazie anche all’aiuto del palo.
La squadra di Gattuso prova ad aggrapparsi alle fiammate del proprio capitano, Insigne, ma l’Atalanta è padrona assoluta del campo: la Dea è la squadra ad andar più vicina al terzo gol della gara, ancora con Zapata che, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, spedisce alto da buona posizione. Sul finale di tempo il Napoli sostituisce Hysaj, già ammonito, con Mario Rui.

La ripresa inizia con il secondo cambio per Gattuso che, con l’ingresso di Politano, ridisegna i suoi con un 3-4-3. É decisamente un altro Napoli: i partenopei hanno un passo e un piglio diverso, e, al 54′, trovano il gol che riapre la gara. Bakayoko penetra in area di rigore e lascia partire un sinistro prontamente respinto da Gollini. Ma sulla ribattuta Lozano è il più lesto e deposita il pallone in rete. Gasperini prova a dare la scossa ai suoi con l’ingresso di Iličić che si rende subito pericoloso fornendo due assist per Gosens e Zapata, ma in entrambe le occasioni, Ospina nega il gol agli atalantini. La squadra di Gasperini è tornata ai livelli del primo tempo e nel giro di pochi minuti sfiora il terzo gol prima con un colpo di testa di Zapata e poi con una conclusione dalla distanza di Pessina prontamente deviata dall’estremo difensore partenopeo. Al 75′ clamorosa occasione per il pari del Napoli: dalla destra, Demme mette al centro un cross radente per Osimhen che calcia addosso a Gollini che è bravo a lanciarsi in uscita verso il pallone e a salvare il risultato. Tre minuti più tardi, nel momento migliore del Napoli, arriva il gol che manda in finale la Dea. Zapata, ancora nelle vesti di assist-man, fa da sponda e serve al limite dell’area di rigore Pessina che, si auto lancia con un tunnel ad un avversario e, una volta davanti ad Ospina, alza il pallone depositandolo in rete per la doppietta personale. L’Atalanta raggiunge la sua quinta finale della sua storia, mentre a Gattuso sfuma la possibilità di bissare la vittoria dello scorso giugno.

TRIONFO DEA

L’Atalanta di Gasperini aggiunge e scrive un ulteriore pezzo di storia raggiungendo la sua quinta finale di Coppa Italia della sua storia. E lo fa attraverso una grande prestazione di squadra e a suon di gol. La Dea ne rifila tre in una serata in cui Gosens e Zapata avrebbero , in diverse circostanze, potuto aggiungersi tranquillamente al tabellino dei marcatori.
Che l’Atalanta sia andata oltre il caso Papu Gomez, era ormai evidente anche in campionato, ma che il “post-Gomez” si rilevasse così decisivo, nell’arco di poco tempo, è una piacevole sorpresa anche per i tifosi atalantini che possono godersi il talento di Matteo Pessina. Il centrocampista nerazzurro, come ormai da un paio di mesi a questa parte, ha garantito, anche oggi, equilibrio a centrocampo impreziosendo la sua partita con una doppietta, per una serata che gli sarà difficile da dimenticare.
Ottima anche la prestazione di Zapata che ha aperto le marcature con il classico gol dell’ex, con un missile dalla distanza, e ha messo lo zampino in entrambi i gol di Pessina, fornendo ben due assist al 32 nerazzurro. Preziosa, come al solito, la gara di Iličić, lanciato a partita in corso da Gasperini. Lo sloveno con le sue giocate ha permesso alla Dea di sbloccarsi mentalmente nella ripresa dopo che l’immediato gol di Lozano aveva riacceso la gara e portato ad una reazione d’orgoglio da parte del Napoli.

ATALANTA – NAPOLI 3-1: IL TABELLINO

Marcatori: 10′ Zapata (A), 16′ Pessina (A), 54′ Lozano (N), 78′ Pessina (A).

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino(72′ Caldara), Djmsiti; Gosens, De Roon, Freuler, Sutalo; Pessina(89′ Pašalić); Muriel(56′ Iličić), Zapata.
A disposizione: Rossi, Sportiello, Lammers, Caldara, Malinovskyi, Kovalenko, Ruggeri, Ghislandi, Miranchuk, Iličić, Pašalić.
Allenatore: Giampiero Gasperini.

NAPOLI (4-4-2): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Rrahmani, Hysaj(42′ Mario Rui); Elmas (Politano), Bakayoko(64′ Demme), Zielinski(64′ Lobotka); Lozano, Osimhen(78′ Petagna), Insigne.
A disposizione: Meret, Contini, Zedadka, Demme, Mario Rui, Fabian Ruiz, Politano, Petagna, Costanzo, Cioffi, Lobotka.
Allenatore: Gennaro Gattuso.

Ammoniti: 7′ Palomino (A), 23′ Hysaj (N), 75′ Di Lorenzo (N), 92′ Insigne (N).

Arbitro: F. La Penna

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ultimo aggiornamento: 10-02-2021