Fabrizio Corona è stato condannato a 5 anni di reclusione con l’accusa di estorsione aggravata e trattamento illecito di dati personali, i fatti risalgono a qualche anno fa quando il fotografo pretese da David Trezeguet un versamento di 25 mila euro per non divulgare alcune foto compromettenti sull’allora attaccante della Juventus. La sentenza emessa dalla Cassazione e firmata dal Procuratore Generale Vittorio Corsi ha fatto scattare un mandato d’arresto da parte della Procura di Torino, i colleghi di Milano stavano seguendo i suoi spostamenti in questi giorni proprio per scongiurare un tentativo di fuga e ora provvederà all’arresto.
In primo grado Corona era stato condannato a 3 anni e 4 mesi di carcere, era il 2012, i suoi legali avevano presentato ricorso in appello nel gennaio del 2012 e stamattina la seconda sezione delle Suprema Corte ha rigettato il ricorso in questione aumentando l’entità della pena. I fatti risalgono a qualche anno fa quando il franco-argentino era stato pizzicato in compagnia di una donna che non era la moglie, per evitare la pubblicazione del materiale fotografico raccolto era sottostato al ricatto del fotografo italiano e aveva pagato la cifra richiesta. Trezeguet in merito a questa storia si è giustificato spiegando che all’epoca attraversava un periodo particolare della sua vita per cui preferì pagare piuttosto che far sollevare un polverone.
C’è ovviamente soddisfazione da parte del suo avvocato, Ezio D’Audisio, che ha commentato così la sentenza odierna: “Abbiamo trovato un accordo transattivo e siamo stati completamente risarciti in prossimità dell’udienza della Cassazione. Per questa ragione non ci siamo costituiti parte civile nel terzo grado di giudizio. Dal punto di vista penale abbiamo sempre avuto un ruolo di presenza ma mai di attacco, senza chiedere pene esemplari e nella piena tutela della nostra posizione. Volevamo un’affermazione giusta e l’abbiamo definita completamente con la transazione”.
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