Cristiano Ronaldo trae la maggior parte della sua forza dall’ambizione, sempre crescente, con cui nutre ogni secondo della sua vita sportiva (e non solo); essere il calciatore più forte del mondo vuol dire non porsi limiti, non appagarsi mai, guardare sempre oltre per migliorare il migliorabile. Così da Dubai, dove il Real Madrid è in ritiro (lunedì amichevole col Milan), il fenomenale portoghese di Funchal traccia un piccolo bilancio dell’anno solare che sta per andare in archivio, dodici mesi intensi in cui ha sì vinto tanto (Pallone d’Oro, Champions League, Coppa del Re, Supercoppa Europea e Mondiale per Club), ma ha dovuto anche ingoiare alcuni bocconi amari come la Liga e la Supercoppa di Spagna perse appannaggio dei concittadini dell’Atletico Madrid, senza dimenticare un Mondiale deludente col Portogallo eliminato al primo turno; per questo parlare di futuro, per CR7 significa parlare di qualcosa in più:

“E’ vero, abbiamo vissuto alcuni momenti fenomenali durante quest’ultimo anno, tutte vittorie spettacolari e memorabili ma spero in un 2015 migliore. Abbiamo uno spirito tale che possiamo vincere tutto. Sarebbe un sogno se il 2015 fosse come il 2014 o anche meglio ed è possibile perché il Real è sempre candidato a vincere tutte le competizioni a cui partecipa”.

Cristiano Ronaldo non dimentica i compagni e soprattutto il proprio allenatore Carlo Ancelotti:

“Giocheremo fino alla morte per vincere tutti i titoli. E se questo succederà sarà anche grazie a Carlo Ancelotti che è importantissimo, un grandissimo allenatore e una bellissima persona. Tutti siamo entusiasti del mister, siamo una famiglia unita che cercherà di superare i successi del 2014”.

Celebratissimo, pagatissimo, vincente. A Cristiano Ronaldo non manca nulla al Real Madrid, l’agente Jorge Mendes conferma: “Finirà la carriera con quella maglia, fino ad allora vorrà vincere ogni partita“. Gli avversari sono avvisati.

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ultimo aggiornamento: 27-12-2014


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