Domani alle 18 la Roma scende in campo alla Khimki Arena, che sarà desolatamente vuota per la squalifica subita dal club russo proprio in seguito ai disordini provocati dai propri tifosi all’Olimpico, per provare a compiere un passo decisivo verso la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Nel Gruppo E fino ad ora l’ha fatta da padrone il Bayern Monaco che con quattro successi in altrettante partite ha già ottenuto il matematico passaggio del turno, ma per la seconda piazza ogni discorso è ancora aperto e la squadra di Garcia ha un piccolo vantaggio nei confronti delle altre pretendenti a partire dal CSKA Mosca, avversario di domani.
Emergenza terzino destro
Sulla sfida pesa ovviamente l’esito della gara d’andata, i giallorossi si sbarazzarono senza grosse difficoltà dei russi con un 5-1 che lasciava spazio a poche repliche. Ma si era capito subito che in qualche modo quel risultato fosse bugiardo, la squadra allenata da Leonid Sluckij è stata infatti capace di non sfigurare contro i giganti tedeschi e di ottenere quattro punti contro il Manchester City, attualmente ultimo con due punti in classifica. La Roma si presenta a Mosca non senza difficoltà, il problema principale che dovrà risolvere Garcia sarà quello della fascia destra letteralmente scoperta. Il tecnico ha detto di avere già in mente delle soluzioni e ha voluto spegnere ogni polemica sulle vicende relative a Maicon:
Per domani servirà un terzino destro: Somma o Florenzi o un altro che mi tengo per me. Maicon non era ancora pronto per giocare domani, solo questa cosa. Anche perché non si è allenato nessuna volta con la squadra. Avevo previsto di portare tutti quelli che avevano almeno una chance di giocare, anche Torosidis aveva il suo biglietto. Normalmente ieri quando abbiamo fatto l’allenamento abbiamo valutato entrambi, e nessuno dei due era pronto a giocare.
Garcia: “Giochiamo per vincere, anche un pari va bene”
Tutto chiaro dunque, anche se le voci che vogliono il brasiliano in disaccordo con lo staff medico capitolino restano. C’è però da prepararsi a giocare al meglio una partita che nasconde più di un’insidia, a partire dalle basse temperature. La Roma sta sostenendo una seduta di allenamento ora e a Mosca si registrano -6 gradi, domani sera la colonnina del mercurio non si discosterà molto da valore rilevato oggi. In più di fronte c’è una squadra, che come abbiamo detto, è parente lontana di quella svagata incontrata a settembre. La Roma potrebbe ritenersi soddisfatta anche di un pareggio, ma l’allenatore francese assicura che i suoi proveranno a vincerla:
Siamo concentrati sulla partita di domani e non su quelle già giocate. Sappiamo che abbiamo il nostro destino nelle nostre mani e il vantaggio del risultato dell’andata. Non aspetteremo altro che fare di tutto per vincere, anche se sappiamo che sarà difficile. Non è perché abbiamo vinto all’andata che non arriviamo con umiltà. Anche un pareggio può essere un risultato utile, ma non vuol dire che giocheremo per il pareggio, ma come al solito per vincere. Mal di trasferta? Fare un bilancio sulle trasferte quando si è giocato a Manchester, Monaco e Napoli è riduttivo, bisogna guardare tutto il risultato dice che la Roma è davanti in campionato e si può qualificare in Champions. Non abbiamo fatto tutto perfetto, ma abbastanza bene per essere in corsa. Sorpreso dal Cska? Se riprendete le mie dichiarazioni dopo la prima partita del girone, ho detto subito che questa squadra di Mosca è una squadra forte.
De Sanctis preoccupato dal freddo
A fianco del tecnico c’era anche Morgan De Sanctis, il portiere partirà titolare anche domani e si dice vicino alla condizione migliore. Da estremo difensore è molto preoccupato per le basse temperature e per le condizioni del terreno, ma forse il suo principale cruccio sono le tante defezioni che la squadra deve gestire e che in qualche modo possono aver ostacolato il cammino fin qui percorso:
Problema infortuni? Considerando quello che è successo negli ultimi due mesi e mezzo, è evidente che non siamo stati fortunati per tutta questa serie di situazioni che non hanno permesso alla squadra di essere a disposizione con tutti gli effettivi e quindi di gestire le energie. Questa è una difficoltà oggettiva.Il mio stato di forma? Dopo l’infortunio ho impiegato un po’ di tempo per rimettermi a posto, col mister abbiamo fatto un discorso durante la prima sosta, che chiariva questa situazione. Per giocare ogni tre giorni bisogna essere al 200%, nell’ultimo ciclo di partite ero solo al 100%. Ora sono passati quasi due mesi dal mio infortunio e sono pienamente recuperato. Preoccupato dal freddo? Sicuramente è un elemento da considerare, nella mia carriera ho spesso giocato in condizioni estreme, il ruolo del portiere è il più delicato, c’è poco movimento e quindi le estremità si raffreddano subito, ma su questo si può intervenire. Il freddo c’è anche per loro, ma loro conoscono questo campo in queste condizioni.
Un ultimo pensiero Garcia lo dedica al fatto che domani ad assistere alla partita non ci saranno spettatori, una decisione ovviamente motivata della Uefa che però non può non rattristare un uomo di calcio come il francese che tuttavia non crede che la cosa possa influenzare la prestazione della sua squadra:
È diverso giocare senza pubblico? Sorrido perché non lo so. Non ho la risposta. Giocare a porte chiuse per fortuna non accade quasi mai, una partita senza tifosi non è il vero calcio. Ciò che mi auguro è che voi, contrariamente al solito, ascoltiate i discorsi che si fanno in campo. Sono uno che non vuole una squadra muta, i giocatori si devono parlare e vedrete che le informazioni corrono tanto tra i giocatori.
Appuntamento dunque a domani, alle 18 il fischio d’inizio di CSKA Mosca – Roma, quinta giornata del Gruppo E di Champions League. Seguitela in diretta su Blogo.
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