In occasione della sfida di San Siro contro l’Inter il centrocampista del Cagliari Daniele Dessena ha indossato degli scarpini corredati di lacci color arcobaleno, un gesto fatto per aderire alla compagna contro l’omofobia e le discriminazioni nel mondo dello sport. Un bel gesto da parte del calciatore, in un ambiente come quello del calcio non proprio aperto a questo genere di discorsi, basti ricordare le censurabili battute di Antonio Cassano in occasione di una conferenza stampa con la nazionale. A confermare il clima poco piacevole quando si parla di questi argomenti ci sono state le stupide reazioni di alcuni tifosi rossoblu al gesto di Dessena che è stato pesantemente insultato sul web: “Brutto ‘caghino’, fatti gli affari tuoi e pensa soltanto a giocare”.
Un messaggio abbastanza chiaro per chi conosce un po’ lo slang sardo, parole comunque rese più semplici da capire da altri insulti altrettanto vergognosi. Il centrocampista però non si è fatto intimorire e ha risposto per le rime a quei tifosi che non hanno gradito la sua scelta di sposare la campagna contro l’omofobia, lo ha fatto usando lo stesso strumento, il web: “Siete degli stupidi ignoranti! Pensate al vostro lavoro e non al mio! Abbiate rispetto delle scelte delle persone e ribadisco che siete degli ignoranti”. Parole che ribadiscono quanto detto domenica al termine della partita quando aveva spiegato il perché aveva deciso di aderire alla campagna ‘Diamo un calcio all’omofobia, chi allaccia ci mette la faccia‘:
Per me è un giorno importante perché ho potuto dare un contributo reale ad una causa importante e in cui credo. Io ho un bambino, non sono sposato, ho una compagna ed ogni settimana faccio avanti e indietro tra Cagliari e Parma per vederli. Non mi è mai capitato nella mia carriera di incontrare giocatori omosessuali, anche se credo possano essercene. Il fatto che un calciatore come qualsiasi altra persona possa manifestare pubblicamente un orientamento sessuale differente dal mio non rappresenta alcun problema né fastidio. Dovremmo cominciare a cambiare radicalmente la nostra mentalità, realmente, non solo a parole.
Il gesto è stato apprezzato dalle associazioni che da sempre si battono per i diritti degli omosessuali, così ha commentato l’Arc di Cagliari attraverso la sua pagina Facebook:
L’Associazione Arc di Cagliari esprime solidarietà e pieno sostegno a Daniele Dessena, giocatore della squadra di calcio del Cagliari, fatto oggetto di un ignobile e vergognoso attacco da parte di alcuni “tifosi” a seguito della sua partecipazione e adesione al progetto #allacciamoli, campagna contro l’omo-transfobia nello sport. […] L’associazione Arc ringrazia Daniele Dessena e tutti gli sportivi che hanno aderito e aderiranno al progetto #allaciamoli, e che con coraggio hanno dato forza alle tante iniziative che tutte le Associazioni e Organizzazioni mettono in piedi ogni giorno per la lotta contro l’odio, l’intolleranza e la violenza. Un grazie anche a tutti i tifosi del Cagliari, quelli sfegatati, che hanno difeso il proprio giocatore. Ci auguriamo infine che l’intera squadra del Cagliari Calcio aderisca a questa iniziativa, perché aderire non significa essere “caghineri”: significa essere civili!
Complimenti a Daniele Dessena per il suo coraggio, purtroppo è di questo che si deve parlare ancora oggi e le reazioni lo dimostrano, e speriamo che il suo gesto non resti isolato.
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