Il trequartista dell’Atalanta Charles De Ketelaere incontra il Milan: suo recente passato. Obiettivo riprendere la propria crescita
Passato e presente. Da Milano a Bergamo; dal risotto alla milanese ai casoncelli, dal Duomo a Città Alta; dal rossonero al nerazzurro; dal Milan all’Atalanta. Domani Charles De Ketelaere incontrerà il suo recente passato non senza qualche problema, sia dal punto di vista tecnico-tattico che, soprattutto, mentale.
Il trasferimento all’Atalanta era inevitabile proprio per quella pazienza (grande virtù dei campioni) che la Dea ha voluto dargli insieme alla tranquillità di esprimere il suo talento sia nei momenti migliori che in quelli difficili. Il belga era partito abbastanza bene dove con Lookman aveva creato un falso nueve collaudato: portando qualità e impronte decisive all’interno del match.
Da ottobre in poi però la musica cambiò. Alcuni problemi erano già presenti nel momento in cui la sua posizione in campo è stata condizionata, e se viene tolta anche la continuità tutto può essere veramente in salita (la sua ultima prestazione di livello risale contro la Juventus). Sabato sera la gara contro il Milan porterà stimoli tra posta in palio e obiettivi individuali. Voglia di rivalsa Si, soprattutto nel far vedere di essere mentalmente pronto a rialzarsi nei momenti difficili.
Il talento nelle gambe non gli manca però è necessario tirarsi insieme con la consapevolezza di essere nell’ambiente giusto per osare, e nel momento in cui si cade rialzarsi trovando la voglia di lottare e di riprovarci: calarsi nella mentalità bergamasca. Tutta questione di testa e fiducia che deve ritrovare in se stesso. L’Atalanta è con lui e continuerà ad essere paziente, ma deve essere il ragazzo ad “alzare la cornetta” e rispondere presente: dimostrando di essere forte a chi l’anno scorso l’aveva già subito condannato alla prima caduta.
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