Oggi Anderson Luís de Souza, per tutti gli amanti di calcio semplicemente Deco, compie 36 anni: compleanno agrodolce per il fantasista brasiliano naturalizzato portoghese dato che ieri ha annunciato al mondo che non lo vedremo più sul rettangolo verde, decidendo così di ritirarsi per i continui problemi fisici. Giocatore tra i più controversi del primo decennio del 21esimo secolo, Deco non ha mai ricevuto consensi unanimi tra i tifosi neutrali, eppure ha indossato le maglie di grandi e prestigiosi club risultando spesso decisivo e vincendo decine di trofei. Per alcuni è stato un grande centrocampista, per altri un discreto numero 10, di fatto il suo palmares racconta di un giocatore tra i più vincenti dell’ultimo decennio, un pezzo di calcio mondiale che di sicuro mancherà, e tanto, ai supporters della sua ultima squadra, la Fluminense.
Brasiliano dello stato di San Paolo, ha spiccato il volo in Portogallo soprattutto col Porto col quale ha vinto tutto sia in patria che in Europa; quindi Barcellona e Chelsea, per poi tornare a casa, vestendo i colori della Flu da protagonista: in ogni squadra ha alzato trofei, con la Nazionale lusitana (che ha accettato di rappresentare dopo anni di non considerazione da parte della Seleçao) ha giocato due Mondiali e due Europei, alla fine della fiera chiude la carriera con 686 partite ufficiali e 116 gol, avendo avuto il merito e il privilegio di mettere in bacheca 23 tra campionati e coppe. Numeri da mito vivente che oggi festeggia il compleanno da ex giocatore, dopo l’annuncio non senza dispiacere alla quarta lesione muscolare in stagione:
“E’ con grande tristezza e rammarico che segnalo la fine della mia carriera di atleta professionista. Mi piacerebbe continuare fino alla fine di questo campionato e aiutare la squadra anche verso la Libertadores, ma non posso. Voglio ringraziare il club Fluminense, Celso Barros e tutti coloro che hanno lavorato con me in questi tre anni, dandomi l’opportunità di giocare nel calcio brasiliano. Sono stato in grado di partecipare e contribuire alla vincita di due titoli più il campionato brasiliano. Sono stato molto felice in questo periodo nel club, mi piacerebbe molto continuare ad aiutare il Fluminense, ma il mio corpo non me lo permette. Fisicamente potrei continuare, ma i miei muscoli non mi supportano più. Grazie a tutti per la fiducia e l’affetto”.
Ha parlato esclusivamente al popolo brasiliano della Fluminense, ma di sicuro la sua mente in queste ore non potrà non tornare alle grandi stagioni tra Dragao, Camp Nou e Stamford Bridge: a Deco un augurio sincero di trovare al più presto la propria dimensione nel mondo del calcio, anche senza tacchetti e divisa da gioco.
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