“Astori? È stato un normale contatto di gioco”. Mattia Destro si è difeso così al termine di Cagliari – Roma, partita vinta largamente dai giallorossi, ma sulla quale pesa l’episodio avvenuto sul risultato di 0-1, quando l’attaccante ex Siena e Inter ha rifilato una manata al difensore degli isolani Davide Astori. Il direttore di gara, lontano dall’azione, è subito corso sul punto del fattaccio è ha ammonito Astori per la reazione. Ora toccherà alla prova TV che potrebbe stangare l’attaccante giallorosso con tre giornate, ma più clamorosamente potrebbe graziarlo. Dipenderà tutto dal referto dell’arbitro: se il direttore di gara Massa dirà di aver visto e di aver deciso di non intervenire, se non in un secondo momento per ammonire Astori, Destro la farà franca.
Il contatto con Astori? È stato lui per primo ad allargare le braccia. Io ho gli occhi chiusi, non lo vedo neanche. Astori poi è un amico. È stato ammonito per le proteste, non per la presunta gomitata, per un contatto.
Destro e Astori si sono pure chiariti a fine partita con tanto di foto postata sui social network, ma il giallorosso parla addirittura di una presunta gomitata da parte del centrale del Cagliari, che dalle immagini proprio non si evince. Quel che lascia molto perplessi, però, è il considerare un ceffone o quel che sia stato, come “un normale contatto di gioco”. E non è la prima volta che accade quest’anno con la Roma: il 2 marzo scorso, Daniele De Rossi rifilò un pugno all’interista Icardi e tramite l’applicazione della prova TV si ‘guadagnò’ tre giornate di stop. Anche in quel caso, il calciatore e la società giallorossa, parlarono di una “normale azione di gioco” e basò su questo il ricorso presentato alla disciplinare per ottenere la cancellazione della squalifica. Ovviamente, neanche l’udienza di De Rossi convinse la giustizia sportiva che quello non fosse “gioco violento”, ma nonostante ciò la Roma rimase sulla sua posizione e non multò il giocatore ritenuto totalmente innocente.
Ora per Mattia Destro si pone anche la questione del codice etico e potrebbe non essere convocato per il prossimo stage della nazionale, in programma il 14 e 15 aprile. Prandelli, nonostante non fosse ancora giunta ufficialmente la squalifica, ne fece ricorso con De Rossi proprio dopo il pugno a Icardi e potrebbe ora farne ancora uso con Destro. Il giocatore e la Roma, dunque, attendono un duplice verdetto: quello di Tosel e quello del commissario tecnico.
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