Paolo Di Canio

L’ex attaccante Paolo Di Canio illustra come la squadra nerazzurra riesce a dribblare pur non avendo dribblatori.

Paolo Di Canio a Sky Calcio Club per descrivere la crescita dell’Inter parte da lontano, ovvero dal primo anno di Antonio Conte. “L’Inter possiamo paragonarla al Napoli, là c’era un allenatore che metteva i tasselli giusti al punto giusto per farli rendere: però questa Inter mi piace tanto tanto tanto perché qualcosa è rimasto dalla mentalità di Conte ma non l’ha dimostrata l’anno dopo perché il gioco di Inzaghi porta più ad essere propositivo tecnicamente. Ma chi è arrivato e chi è rimasto ha imparato a vincere le coppe e le partite che senti come il derby: quest’anno sta sbocciando tutto con la crescita di Inzaghi e coi giocatori messi nelle posizioni perfette”.

Federico Dimarco

L’apertura di un ciclo

E’ una squadra che mi piace per tecnica, personalità, qualità, controllo della partita, senso della difesa per tutti quanti: sono maturati tutti, fanno un gioco bellissimo. Vincendo il campionato si parlerebbe di un ciclo dell’Inter bello e forte”.

La mancanza di dribblatori

L’Inter dribbla con la tecnica applicata, con lo stop orientato e con l’uno-due: nella chiave moderna di questo sistema, quando Dimarco dà quella palla tagliata oltre la difesa ha dribblato quattro giocatori. L’Inter va molto per meccanismi preordinati, dà tre soluzioni a tutti: lui preferisce questi tipi di giocatori rispetto magari a uno Kvaratskhelia”.

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ultimo aggiornamento: 04-03-2024